domenica 14 marzo 2010

Abusivismo edilizio a Torca

Massa Lubrense - Giro di vite su tutte le abitazioni di Torca, la frazione di Massa Lubrense dove il mese scorso le ruspe del pool antiabusivismo della Procura di Napoli hanno eseguito l’abbattimento di una palazzina abusiva costruita nel 1998, per le verifiche urbanistiche e la legittimità di opere di cui non esiste traccia nella documentazione degli uffici tecnici comunali. Da un paio di settimane i carabinieri della stazione di Massa Lubrense diretti dal maresciallo Giacomo Sammartano e coordinati dal capitano Massimo De Bari della compagnia dell’Arma di Sorrento, accompagnati da funzionari del settore urbanistico, hanno iniziato una serie di controlli su tutte le abitazioni immediatamente limitrofe a via Terranova, dove sorgeva la casa abusiva ed in seguito abbattuta dei coniugi Aniello Pollio e Maria Luisa De Gregorio, per le ispezioni del caso. Contestati già una serie di interventi privi di autorizzazione rilasciata dal Comune di Massa Lubrense ed in alcuni casi dalla Soprintendenza di Napoli e provincia. Dichiarate abusive e di conseguenza a rischio demolizione tettoie ad isolamento termico, verande con ampliamenti di volume, ristrutturazioni esterne con aumenti di superficie utilizzabile, viali realizzati con colate di cemento al posto di sentieri sterrati per l’ingresso alle civili abitazioni. L’operato delle forze dell’ordine si è materializzato anche sulla realizzazione di forni casalinghi per la produzione propria di pane e pizze. Il giro di vite ha per contro fatto registrare una impennata nella raccolta delle firme per il costituito comitato “Pro condono edilizio-no abbattimenti” con migliaia di cittadini che chiedono a viva voce di sostenere l’iter parlamentare per la proposta di modifica della legge sul terzo condono che consentirebbe a chi ha realizzato case abusive di versare allo Stato le somme richieste salvando il tetto della propria famiglia. In ogni caso verrebbero aggirati i vincoli restrittivi applicati alla penisola sorrentina evitando l’abbattimento delle costruzioni realizzate entro il 31 marzo 2003. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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