Sorrento - Tragico incidente sulla panoramica del Nastro Verde che dal centro di Sorrento conduce a Sant’Agata sui due Golfi, frazione di Massa Lubrense, con un camion che dopo avere centrato la fiancata di un bus della Sita ha seminato morte e terrore. Tre i morti, una turista inglese, una diciassettenne ed una donna entrambe di Sant’Agata sui due Golfi, almeno 20 i feriti curati e trasferiti tra gli ospedali “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento e “De Luca e Rossano” di Vico Equense. Gravissime le condizioni di un’altra donna che nell’impatto ha riportato una emorragia cerebrale ed un trauma parietale cranico, trasportata d’urgenza con l’eliambulanza al traumacenter dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Senza precedenti lo spiegamento dei soccorsi con i carabinieri della compagnia di Sorrento che si sono prodigati per i primi interventi davanti a scene da apocalisse. Tra urla e terrore infermieri e vigili del fuoco hanno dovuto estrarre i corpi dallo squarcio laterale del bus utilizzando spranghe di ferro mentre feriti ed altri passeggeri uscivano e scappavano dal bus come impazziti. Poi la corsa contro il tempo verso gli ospedali dove i corpi dei feriti più gravi sono giunti in condizioni pietose avvolti nel loro stesso sangue. Alla fine non ce l’hanno fatta in tre. Hanno perso la vita Betty Clack, 78enne inglese che dopo avere lasciato l’Hotel Diana al Capo di Sorrento si stava recando in comitiva a Sant’Agata sui due Golfi per una escursione, il suo corpo è giunto in ospedale in condizioni strazianti con semiamputazioni delle braccia, Alice Esposito, una 17enne nata a Battipaglia in un parto trigemellare e residente a Sant’Agata sui due Golfi, frequentava la 4° F del liceo classico di Meta di Sorrento, il suo nome è ancora affisso ai quadri dell’istituto con il bel risultato acquisito in vista del diploma del prossimo anno, Giuseppina Coppola, una 44enne nata a Sorrento ma residente a Sant’Agata sui due Golfi che lascia il marito e tre figli. Disperate le condizioni di Franceschina Gatto, una 49enne sempre di Sant’Agata sui due Golfi le cui terribili ferite ne hanno determinato l’immediato trasferimento al centro traumatologico dell’ospedale Cardarelli di Napoli dove i medici la tengono sospesa tra la vita e la morte per una forte emorragia cerebrale e lo sfondamento parietale del cranio. Tagli da vetro, traumi cranici, contusioni addominali per gli altri feriti, alcuni dopo essere svenuti si sono svegliati in ambulanza, molti sono stati dimessi dopo le prime cure, uno solo è rimasto ricoverato sotto osservazione. Sequestrati il camion ed il bus della Sita in attesa che la magistratura chiarisca dinamica e responsabilità di una strage. Erano circa le 12 e 30 di ieri quando un camion che trasportava acqua, casse di bibite e fusti di birra, proveniente in discesa dal Nastro Verde ha improvvisamente invaso la corsia opposta dove in quel momento stava transitando un bus della Sita. L’impatto è stato terribile con le sbarre delle transenne del camion che hanno tagliato come burro la fiancata laterale sinistra del bus penetrando all’interno sulle postazioni dei passeggeri e frantumando i vetri che partiti come schegge impazzite hanno ferito testa e collo degli occupanti straziando i corpi delle vittime.
Sorrento - Sotto shock Antonino Gagliardi il 32enne autista del bus di linea della Sita sfiorato dalla morte nel violento impatto con il camion guidato da Pasquale Riccio, 32 anni di Volla. Entrambi sono stati ascoltati dai carabinieri della compagnia di Sorrento per acquisire informazioni su dinamica e responsabilità dell’incidente. Ai carabinieri della compagnia di Sorrento l’autista del camion, Pasquale Riccio, avrebbe riferito di avere perso il controllo del mezzo quando dopo avere cercato di frenare i freni del veicolo non avrebbero risposto. Tale dichiarazione dovrà essere accertata dagli inquirenti, tenuto conto che il veicolo si è comunque fermato dopo una decina di metri sul ciglio della strada senza schiantarsi. Oggi Pasquale Riccio sarà ascoltato anche dal magistrato della Procura della Repubblica di Torre Annunziata al quale ancora una volta dovrà riferire la propria versione dei fatti. Il camion è stato posto sotto sequestro in attesa delle perizie dei tecnici della procura che dovranno accertare anche la velocità del camion in un tratto in discesa della via Nastro Verde. A disposizione della magistratura anche l’altro 32enne autista del bus della Sita, Antonino Gagliardi, il cui mezzo è stato sottoposto a sequestro giudiziario.
Incidente mortale, testimonianze
Sorrento - Scene strazianti all’ospedale “Santa Maria della Misericordia” dove sul piazzale si sono accalcate decine di persone tra familiari e conoscenti di vittime e feriti del tragico impatto tra un camion ed un bus della Sita che è costato la vita a tre persone mentre un’altra lotta tra la vita e la morte al centro traumatologico del Cardarelli di Napoli. Non c’è luce negli occhi della comitiva di turisti a cui era aggregata Betty Clack, la 78enne inglese il cui corpo è stato mutilato tra lamiere e vetri del bus, sanno soltanto di essere vivi al termine di una giornata che avrebbe dovuti vederli in escursione a Sant’Agata sui due Golfi. A stargli vicino c’era Costanzo Iaccarino, presidente della Federalberghi, che dopo avere appreso la tragica notizia si è portato al pronto soccorso offrendo l’immediata disponibilità per contattare il consolato britannico. Giunto sul posto anche Giuseppe Stinga, assessore alla viabilità del Comune di Sorrento, accompagnato dal personale della polizia municipale. “Quel camion si è fiondato come un proiettile nella fiancata del bus, dice uno dei passeggeri, uscendo come impazzito dall’altra corsia per invadere la nostra. Sono miracolato, ero seduto sul fronte opposto, nell’impatto ho visto il terrore con gli occhi, sui sedili ed a terra c’era sangue dappertutto. Le schegge di vetro mi sono passate vicino, a parte qualche piccolo taglio sulle braccia voglio dimenticare al più presto l’accaduto”. Sul posto anche il sindaco di Massa Lubrense, Leone Gargiulo, che proclamerà il lutto cittadino in memoria delle due vittime di Sant’Agata sui due Golfi. “Ero al Comune quando mi hanno chiamato, racconta il sindaco Gargiulo, dicendomi che c’era il traffico in tilt per Sant’Agata sui due Golfi, solo in seguito ho appreso la notizia della tragedia. Accompagnato dall’assessore Lello Staiano ho raggiunto l’ospedale di Sorrento, conosco personalmente le famiglie delle vittime, gli saremo vicino in questo terribile momento. Sarà proclamato il lutto cittadino”. Sull’accaduto è intervenuto anche il capogruppo del pdl al consiglio regionale della Campania, Fulvio Martusciello. “I tre morti di Sorrento sono dovuti a una viabilità rimasta indietro di quarant’anni mentre il traffico in costiera ha raggiunto un livello altissimo. I comuni non hanno risorse adeguate per la vigilanza e per il controllo e manca un serio piano per creare vie alternative: Paghiamo un prezzo altissimo e oggi a Sorrento sembra esserci stata una vera e propria guerra”.
Incidente mortale, varie
Sorrento - Per tutto il giorno l’ospedale di Sorrento è stato il quartiere generale dei familiari delle vittime, tutti raccolti in una atmosfera surreale in attesa di notizie da parte dei medici che hanno dovuto fare barricata per non consentire a nessuno di entrare nelle sale operatorie. Disperato Luigi De Gregorio, marito di Giuseppina Coppola deceduta nell’incidente, tra pianti e singhiozzi mentre cercava di confortare una delle tre figlie. Stessa sorte per Silvio Esposito ed Evelina Paolotti genitori di Alice, la 17enne morta nel tragico impatto del camion contro il bus della Sita. A piangerla restano i genitori con altri tre figli. Anche il Comune di Sorrento, come quello di Massa Lubrense, ha proclamato il lutto cittadino per un giorno. Toccante il racconto di un ragazzo che si è portato sul luogo dell’incidente per soccorrere la fidanzata che era nel bus. “Ho saputo della notizia da una telefonata sul cellulare, racconta G. M. , era quasi l’una quando sono arrivato sul posto, sentivo da lontano le sirene delle ambulanze che stavano accorrendo. Ho preso la mia fidanzata, l’ho caricata in macchina ed ho iniziato a correre verso l’ospedale. Aveva un taglio enorme sul braccio destro, talmente profondo che potevo infilarci dentro il dito. Resterà con una orribile cicatrice, l’unico modo per farla sparire sarà un intervento di chirurgia plastica”. Dell’autista del camion nessuna traccia, i carabinieri lo hanno portato via dopo che un familiare di una vittima, non ancora a conoscenza della tragica conferma, ha cercato di aggredirlo nel piazzale dell’ospedale. L’autista si è giustificato dicendo che si erano rotti i freni, il camion però si è fermato dopo una decina di metri sul ciglio della strada, senza capovolgersi, toccherà alla magistratura fare chiarezza sulla effettiva dinamica dell’accaduto. In un pianto dirotto parenti e conoscenti in preda ad un terribile stato di ansia perché nessuno li informava, più volte sono dovuti intervenire carabinieri e poliziotti per evitare che persone si intrufolassero all’interno dell’ospedale. Qualche sguardo perso nell’aria mentre altri con qualche carezza cercavano di calmare i profondi singhiozzi di chi aspettava notizia della madre o della sorella. Una persona ha anche chiesto se tra i feriti c’era Giuseppina Coppola, più tardi appresone il decesso ha continuato a girovagare per l’ospedale facendo a tutti la stessa domanda. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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