Lei sogna il modello finlandese: «Ho 33 anni e un figlio di pochi mesi. La prima ministra di quel paese ha 42 anni e due figli». Lui, già dirigente della Margherita e dei popolari, fa quasi il Cincinnato: «Mi hanno chiamato. Non ho detto di no, per amore di questo Pd in difficoltà». È già duello fra Valeria Valente (foto) e Nicola Tremante, i due principali sfidanti alla segreteria provinciale del Pd. Intorno ai loro nomi si gioca anche la ricomposizione della aree del partito. È ormai saltata la maggioranza bersaniana che aveva eletto alla segreteria regionale Enzo Amendola: lo stesso Amendola appoggia Tremante, insieme ai popolari di Piccolo e Topo e agli ex avversari di Franceschini, mentre i bassoliniani sono rimasti soli con la Valente, e col dubbio di un ritorno da queste parti di molti ex ds dell´area Paolucci. Lineare invece la candidatura per l´area Marino di Enzo Acampora, presidente Iacp, che afferma: «Servono facce nuove, c´è malessere tra gli iscritti. Quattro candidati non è un dato positivo, ma se si presentano certi nomi ci siamo anche noi». Discorso simile da Mario Maffei, quarto incomodo: «Da tempo il partito non aiuta più i territori – spiega lui, segretario di un circolo a Scampìa, ex consigliere e ex capogruppo comunale – così si corre verso la sconfitta alle comunali». La posta in gioco, alla fine, pare proprio il Comune. Non a caso il sindaco Rosa Russo Iervolino si è schierata con Valente: «Voto per lei perché è una donna giovane, lontana da vecchie storie, e ha lavorato con me nove anni». Alla conferenza stampa della Valente si sono presentati altri ex colleghi di giunta come Tino Santangelo e Nicola Oddati. E lei è stata chiara: «Nel rapporto fra partito e istituzioni è stato fatto qualche errore. Ma serviva anche un partito che stesse più al fianco delle amministrazioni, che facesse più gioco di squadra. E bisognerà interrogarsi su certe parole d´ordine che nelle ultime campagne elettorali non hanno prodotto risultati soddisfacenti». Insomma basta attaccare Bassolino e Rosetta. E Tremante invece pensa già al dopo Iervolino: «Gli uscenti sono frutto di un´altra stagione politica, prima che nascesse il Pd». Domani arriva Bersani in città. Il congresso, previsto a fine settimana, slitterà di sette giorni. Iervolino ha trattenuto le deleghe della Valente, con l´unica eccezione del «gay pride» di sabato, girato a Oddati e Giulio Riccio. (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)
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