Il sindaco di Portici in competizione con Falcone e Cimmino: venerdì Pierluigi Bersani a Napoli
Riusciranno a restare in campo i due candidati ufficiali alla segreteria provinciale del Pd? Oppure il partito chiederà a Livio Falcone e Gino Cimmino di fare un passo indietro? Come si dice in questi casi, le diplomazie sono al lavoro dal secondo dopo la presentazione dei due volti nuovi del Pd, diventati troppo ingombranti per il segretario nazionale Pierluigi Bersani. Perché il commissario Andrea Orlando il tentativo di un nome unitario lo stava tentando e quel nome era Cimmino. Intorno al quale s'erano riunite le anime più distanti tra loro: bassoliniani e liberal, riformisti e sinistra, vecchi e nuovi nemici; un'impresa quasi titanica. Ebbene il ventottenne Falcone ha rotto le uova nel paniere. E allora via di corsa a Roma. Il risultato è che pronto in pista (probabilmente l'annuncio avverrà giovedì perché il giorno dopo in città c'è Bersani) c'è colui che molti reputano essere il candidato forte: Enzo Cuomo. Senza dubbio un emergente (emerso) del Partito democratico napoletano. Sindaco da nove anni del Comune di Portici, presidente dell'Anci Campania, 48 anni e un buon rapporto con il commissario Orlando in portafoglio. Ex popolare, area bindiana, diciamo che ha il profilo dei momenti di crisi dei partiti. È un politico molto radicato sul territorio, ha amministrato un comune popoloso e difficile, è mediamente giovane; per gli standard italiani certamente lo è. Lo statuto del Partito democratico prevede l'incompatibilità tra le cariche di sindaco e segretario. Se fosse eletto, pare abbia intenzione di dimettersi, anche perché manca solo un anno alla fine del mandato e l'anno prossimo, invece, si voterà per il Parlamento. E, insomma, a Cuomo non manca l'ambizione. In ogni caso vedremo nelle prossime ore cosa accadrà nella vasta e lacerata area bersaniana. Se saranno tre i candidati alla segreteria provinciale, due, oppure uno solo. Sarebbe auspicabile un competizione aperta, a mo' di primarie. Servirebbe davvero al partito, soprattutto alla fama del Pd napoletano: litigioso, ricco di capibastone, correnti e spifferi e povero d'idee e progetti. La partita è ancora aperta. Il 22 giugno scadono i termini di presentazione delle candidature. Il 15 luglio si va in scena. (Fonte: Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno)
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