Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli
Piano di Sorrento - Prosegue l’operazione “Sogni D’Oro” con le giubbe verdi del corpo forestale dello Stato di Castellammare di Stabia che coordinate dal comandante Cascone hanno inferto un duro colpo ai bracconieri individuando e smantellando numerose postazioni con il sequestro di impianti elettronici, fonofili, altoparlanti, cavi elettrici, batterie, oltre ad una serie di casseforti abilmente occultate tra le rocce e contenenti timer, sofisticati impianti per riprodurre il richiamo degli uccelli ed in alcuni casi cartucce per fucili. Il blitz della forestale, in sinergica collaborazione con i volontari del wwf penisola sorrentina, ha interessato il Monte Vico Alvano nel comune di Piano di Sorrento e la frazione di Arola nel territorio di Vico Equense, due aree dove da anni è localizzata la maggiore attività dei cacciatori di frodo. Altre casseforti sono state rese inutilizzabili ma non sequestrate perché mimetizzate a strapiombo su burroni, raggiungibili solo con qualità di acrobata e comunque a rischio della vita. Da tali bunker, interrati e cementati al suolo, partivano decine di metri di cavi elettrici a raggiungere le cosiddette campane nascoste anch’esse in punti strategici e pericolosi a strapiombo sui burroni ed il cui scopo è quello di riprodurre acusticamente il verso degli uccelli per l’intera notte. Una volta attratti gli uccelli in prossimità delle postazioni ad entrare in azione sono i fucili dei bracconieri che senza pietà aprono il fuoco anche su specie protette e non commerciabili.
Dopo il sequestro del materiale rinvenuto sono scattate le indagini per risalire ai bracconieri che se identificati dovranno rispondere dei reati di uccellagione, detenzione illecita e commercio abusivo di avifauna, oltre al maltrattamento di animali e la detenzione ai fini commerciali ed in condizioni incompatibili con la loro natura. Si tratta della seconda tappa della operazione denominata “Sogni D’Oro” dopo quella della settimana scorsa che ha interessato il territorio di Massa Lubrense che ha portato al sequestro di altri sofisticati impianti per il richiamo degli uccelli e di altre casseforti, alcune sistemate pericolosamente tra le rocce a picco sul mare. Il dr. Sergio Costa, comandante provinciale del corpo forestale dello Stato di Napoli si è espresso al termine dell’operazione. “Siamo molto soddisfatti dei risultati di questa operazione. Grazie anche alla collaborazione sinergica del wwf. Proseguiremo su questa strada e da parte nostra continuerà il controllo di questi territori sia durante il periodo della stagione venatoria che nei periodi di passaggio dell’avifauna migratorio. Il comando provinciale del corpo forestale dello Stato di Napoli è da sempre in prima linea nella lotta al bracconaggio”. (Fonte: Vincenzo Maresca da il Giornale di Napoli)
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