|
Vincenzo Iaccarino |
Piano di Sorrento - "Le polemiche sull’Ospedale Unico della Penisola Sorrentina sono evidentemente strumentali e risentono ancora della campagna elettorale amministrativa di due anni fa prescindendo da serie e oggettive considerazioni su quanto è stato fatto fino a oggi. Innanzitutto i Sindaci dei Comuni Peninsulari, nella loro qualità di primi responsabili in materia di sanità sui loro territori, sono pienamente legittimati a occuparsi di sanità e salute pubblica. Guai se non lo facessero visto le competenze che la legge gli riconosce. Si è messo in moto un meccanismo cosiddetto dal basso, cioè espressione delle volontà degli attori territoriali che hanno inteso predisporre un piano di ottimizzazione dei servizi sanitari pubblici partendo dall’esistente nel nostro comprensorio per arrivare a una proposta in grado di conciliare nello stesso tempo qualità ed economicità dei servizi resi all’utenza… Da questa condivisione di intenti nata sulla scorta di un ampio confronto e di una comune volontà di modernizzare la sanità pubblica nella realtà costiera, ha preso corpo l’idea di realizzare un Ospedale Unico sul territorio peninsulare individuando nel Comune di Sant’Agnello l’ubicazione della futura struttura sulla base di oggettive disponibilità sul piano urbanistico e quindi del piano regolatore che già prevede la destinazione di tale area a tale uso. Quindi disponiamo di una corsia preferenziale che agevola sicuramente l’intervento. I Sindaci hanno inteso commissionare un progetto di fattibilità proprio per valutare la portata dell’intervento sul piano dell’impatto urbanistico, territoriale e organizzativo dei servizi sanitari locali e ciò rappresenta un ulteriore avanzamento del programma rispetto all’idea originale.
Una volta preso atto della fattibilità del progetto si procederà alla sua “progettazione finanziaria” di concerto con l’Autorità sanitaria e con quella regionale, ma si tratta di due momenti diversi destinati a riunificarsi nella progettualità esecutiva dell’opera e nella scelta dell’opzione finanziaria ottimale per la sua attuazione. Sul piano dell’organizzazione peculiare dei servizi sanitari si tratta di una competenza squisitamente dell’Asl e che non compete ai Comuni che restano promotori di una progettazione che si realizza sui propri territori con tutte le ripercussioni che ne derivano e di cui sono parti interessate. Mi sembra perciò che le poche voci contrarie a questo progetto siano motivate da ragioni di tipo politico e personale in qualche caso. Noi siamo aperti al confronto purché costruttivo e crediamo che pensando in grande possiamo coltivare l’idea di realizzare un grande e importante progetto per la salute e per la qualità della vita in Penisola Sorrentina"
Nessun commento:
Posta un commento