venerdì 8 marzo 2013

Sequestrato un cantiere, 5 operai a nero

Operazione sicurezza dei carabinieri in tutta la costiera: denunciata una donna 

Fonte: Metropolis

Vico Equense - La sicurezza prima di tutto. No. Non è uno spot elettorale di un partito, ma è l’obiettivo dei controlli nei cantieri edilizi che i carabinieri stanno effettuando in queste ore in tutta la penisola sorrentina. Verifiche a tappeto su tutto il territorio della terra delle sirene per verificare al meglio il rispetto delle condizioni di lavoro in sicurezza degli operai nei cantieri. In una serie di sopralluoghi ecco le prime sorprese. Nella brillante azione per contrastare il fenomeno delle violazioni delle norme in materia di sicurezza, gli uomini coordinati dal capitano Leonardo Colasuonno e diretti dal luogotenente Antonio Lezzi hanno denunciato in stato di libertà una 40enne napoletana. La donna è stata segnalata all’autorità giudiziaria in qualità di legale rappresentante della ditta che stava eseguendo i lavori in un cantiere edile dove sono state riscontrate alcune irregolarità in materia di sicurezza. I carabinieri della stazione di Vico Equense, unitamente al gruppo dell’Arma per la tutela del lavoro di Napoli, nell’ambito di uno specifico servizio finalizzato al contrasto delle violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, dopo aver avuto accesso all’area di un cantiere a Vico Equense hanno riscontrato alcune irregolarità nell’area dove si stavano svolgendo alcuni lavori edili.

Nel corso della verifica sono apparse chiare alcune pecche in materia di sicurezza. Infatti, dai rilievi effettuati dai carabinieri, sono emersi delle gravi incongruenze con quanto prescritto dalle normative. Nel cantiere in questione, in realtà, era assente un’idonea recinzione del cantiere per impedirne l’accesso ai non addetti ai lavori. A ciò va aggiunto anche che i depositi di materiali vari erano prospicienti al ciglio degli scavi e che non erano dunque rispettate le prescrizioni riguardanti la sicurezza dei lavoratori per quanto attiene il pericolo di franamento. Non un quadro agghiacciante, ma abbastanza preoccupante quello che i carabinieri hanno trovato nell’area. Dopo aver controllato stato dei luoghi, i militari del capitano Colasuonno hanno approfondito le verifiche sulla posizione degli operai che stavano lavorando al cantiere. Nuova sorpresa. Infatti, nell’immediatezza del controllo nessuno dei 5 lavoratori impegnati nella realizzazione dell’opera, così come il datore di lavoro, è stato in grado di esibire la prevista documentazione di regolare occupazione degli stessi. Sarà un caso di lavoro nero? Una questione che verrà verificata nel corso delle prossime ore. Adesso toccherà agli inquirenti setacciare la documentazione che la donna 40enne napoletana dovrà presentare ai carabinieri in merito alla regolare assunzione dei lavoratori dipendenti. Immediato lo stop all’attività con conseguente sequestro del cantiere. Il tempo per la titolare della ditta stringe anche perché in questi casi tutto dovrà collimare con quanto previsto dalla legge onde evitare le pesanti conseguenze stabilite dal codice. Per tornare al lavoro i cinque operai devono esibire tutta la documentazione in regola e successivamente rimuovere tutte le situazioni di pericolo o irregolarità rilevate.

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