venerdì 8 marzo 2013

SS. Trinità e Paradiso, riceviamo e pubblichiamo


Dr prof. Vincenzo F.R. Esposito
Dirigente superiore Ministero I.U.R.  a. r.
Presidente Istituto “SS.Trinità e Paradiso” (ente pubblico)
Coordinatore reg. Unitre, Ass. Università della Terza Età
Presidente Unitre Penisola Sorrentina
Tel  e Fax 0818798510 Port. 347637862
E-mail: enzoesposito28@yahoo.it
Corso G. Nicotera, 29/b
80069 Vico Equense – Na

Vico Equense, 7 marzo 2013
                                                                                 Egr. Sig. Aniello Di Vuolo
Presso Istituto “SS.Trinità e Paradiso
Via Filangieri, 151
80069 VICO EQUENSE

p.c. On.Ministero Istruzione Università e Ricerca
Ufficio di Gabinetto del Sig. Ministro
p.c. Dipartimento per lo Sviluppo dell’Istruzione
Direzione Gen. per gli Ordinamenti scolastici
Viale Trastevere
ROMA

On. Direzione Generale Scolastica
Regione Campania
NAPOLI

Oggetto: Operatività e funzionalità dell’Istituto SS. Trinità e Paradiso.


Egregio Sig. Aniello Di Vuolo,
         Il giorno 5 marzo u.s. le notificai di persona il D.M. n.113 del 18 febbraio 2013 con il quale il MIUR nominava il nuovo consiglio di Amministrazione dell’Ente Pubblico da lei amministrato per circa un quadriennio. Lei si opponeva al mio insediamento immediato dicendo che avrebbe dato le consegne soltanto dopo una notifica diretta alla sua persona da parte del sig. Ministro. Rifiutò altresì, ritenendosi ancora in carica, di trasmettere al Direttore Gen. Scol. Regionale la mia lettera di accettazione e assunzione delle funzioni. Tuttavia accettò di protocollare la mia lettera di trasmissione, con la richiesta di effettuare le consegne alla presenza di un funzionario del MIUR, la copia del Decreto ministeriale e la copia con la quale la Direzione Generale Scolastica regionale notificava il decreto ai componenti del nuovo Consiglio direttivo. Con tale accettazione è evidente che Lei è pienamente informato e non ha più bisogno di notifica diretta da parte degli organi preposti, a meno che non voglia mettere in dubbio la mia buona fede, della qualcosa non ho che da rammaricarmi perché ne viene investita la mia dignità.
         Il mio rammarico è cresciuto per i motivi che scrivo in seguito, lasciando al suo senso di responsabilità e al suo illuminato giudizio le decisioni che le spettano.
Nel lungo cordiale colloquio che avemmo nel locale della direzione dell’Ente, Lei mi informò che il locale in cui era seduto era della Presidenza di una Fondazione da Lei costituita con altri enti e persone fisiche a cui ha dato in possesso gli ultimi ambienti disponibili e non ancora dati in locazione. Se fosse così l’Istituto non sarebbe più in condizione di realizzare le sue finalità statutarie, essendo l’immobile trasformato in condominio con conduttori diversi; la funzione mia e dei sigg. consiglieri si ridurrebbe a quella di amministratori del condominio e senza poter utilizzare la sede legale.

         Nel colloquio non mi informò che nel pomeriggio di quel giorno ci sarebbe stato  una ispezione della Sig.ra Sovrintendente Regionale ai Beni Architettonici che le contestava lavori all’interno dell’edificio in deroga alle prescrizioni date e che tali lavori non sono eseguiti sotto la Sua responsabilità bensì sotto quella del locatario dei locali, assunti in affitto per uso scolastico, benché inadeguati a tale scopo.
Io avevo il diritto di essere informato e Lei aveva tutto l’interesse a farlo. Le ricordo che, per l’art. 9 dello Statuto, “il presidente ed i consiglieri sono responsabili personalmente e solidalmente verso l’Istituto dei danni che ad esso possono derivare per la loro colpa e negligenza.”
Il giorno 06/03/2013 feci protocollare agli atti la mia assunzione delle funzioni di presidente e detti disposizione alla  Segretaria e Tesoriere di preparare gli atti per lo scambio delle consegne e di convocare il nuovo consiglio di amministrazione per il giorno 14 marzo p.v. Informai a carico mio, personalmente (a causa del suo rifiuto) e con posta fax  il superiore Direttore Sc. Reg. nei giorni 5 e 6 marzo con copie dei miei interventi. Sollecitai anche l’invio di una comunicazione ufficiale a Lei ma non so se le è arrivata. Lo feci perché Lei lo chiedeva benché non fosse necessario.
         La segretaria mi ha assicurato che avrebbe provveduto alla convocazione del Consiglio e che non era in grado di poter procedere al trasferimento dei poteri, senza la partecipazione del presidente uscente; inoltre, che lei è stata esonerata senza motivo dai compiti di tesoreria da oltre quattro anni, avendo il presidente avocato a sé tutte le operazioni di carattere finanziario. Mi avvertiva anche che aveva rifiutato di sottoscrivere gli atti contabili non avendone la cognizione necessaria. In seguito a ciò ho informato il Banco di Napoli che ha il conto dell’Ente, del cambio di rappresentanza legale, come era mio dovere. Il Banco ha bloccato operazioni bancarie tentate a mia insaputa.
         Le chiedo di prendere atto che sono subentrato a lei anche come presidente della “fondazione” da lei costituita e ritengo opportuno che sia Lei a informare i soci della fondazione e non io che subentro. Lo farò, come ho fatto per il decreto ministeriale, soltanto se non provvederà Lei da subito.
         Tutto ciò premesso, spero vorrà convenire nella opportunità di provvedere “ad horas” a consegnarmi le sue chiavi, ovviamente dopo aver sgombrato delle sue cose l’ufficio; di sottoscrivere un verbale di consegna accompagnato da una dettagliata relazione sulle pratiche correnti, se non vuole riferire sulla sua gestione. Le suggerirei di chiedere Lei stessa la presenza di un ispettore di ragioneria della Direzione Regionale, ad evitare equivoci e spiacevoli sospetti. Lei sa già che, in caso di remore inspiegabili, dovrò attivare altre procedure e non lo farò con piacere.
         Capirà che il nuovo Consiglio di Amministrazione deve difendersi anche da una campagna di stampa, di parte, che mira a delegittimarlo. E’ stato già affermato che il cambio di gestione è avvenuto con procedure improprie e senza trasparenza quando si sa che per la prima volta dalla fondazione dell’Ente, che risale a circa un secolo fa, la proposta è nata da una deliberazione del Consiglio comunale assunta all’unanimità e col pieno accordo tra sindaco Giunta e gruppi consiliari di maggioranza e opposizione; è stata accettata in pieno dall’organo ministeriale proponente e trasformata in decreto da un Ministro non di parte politica.
Resto in fiduciosa attesa e sarò da Lei per le consegne lunedì 11 marzo alle ore 9:00.
Distintamente
                                                           Prof. Dott. Vincenzo Esposito




Per condivisione e approvazione:
-      Prof. Claudia Scaramellino
-      Per. Ind. Matteo De Simone

Nessun commento: