Ennesima giornata di disagi per i pendolari: due corse soppresse e «carri-bestiame»
Fonte: Filly Vicidomini da Metropolis
Sorrento - Una situazione choc, che continua
a peggiorare, giorno dopo
giorno. Centinaia di studenti,
pensionati, lavoratori e turisti
rimasti a piedi. Una giornata
nera quella di ieri per i trasporti
sulla linea Sorrento-Napoli.
Disagi, proteste e polemiche.
Il solito menu, insomma, su
una tratta che sembra maledetta.
Non solo la soppressione
delle corse delle 6.40 e 6.44 da
Napoli e il ritardo di 20 minuti
del convoglio successivo. Di
colpo, ieri mattina, sono state
cancellate anche le corse delle
7.38 e delle 7.55 in partenza
da Sorrento, in orari di punta.
Tutto ciò ha complicato i piani
dei pendolari. Anche perché
i treni per Napoli sono di colpo
nuovamente diventati dei
carri-bestiame.
I pendolari hanno dovuto attendere
almeno un’ora alle stazioni,
senza essere sicuri di riuscire
ad entrare nel treno una
volta arrivato. Molti viaggiatori,
non a caso, non sono riusciti
ad entrare in treno per mancanza
di spazio: erano troppi
da caricare i passeggeri di tre
corse e così tutti hanno cercato
di accaparrarsi i pochi angoli
all’interno degli angusti convogli.
Così tra pericolosi spintoni,
anche litigi e malcontento
generale si è svolto il servizio
di quella che un tempo era una
delle linee più tecnologiche e
funzionanti del territorio.
I problemi sono i soliti: ci sono stati più casi di passeggeri svenuti.
Un viaggio fin troppo travagliato,
da Sorrento, nei treni
della Circumvesuviana, che diventa
l’incubo mattutino degli
studenti alle prese con disservizi
e calca assurda. Per non
parlare dell’igiene. Capitolo a
parte merita la questione dei
biglietti: ogni giorno scattano
le lamentele e le polemiche di
chi ha pagato già per un abbonamento
annuale o un biglietto
giornaliero, e di chi è giunto
alla scadenza dei titoli di
viaggio e non vuole ripagare
un servizio che effettivamente,
talvolta, non viene garantito.
Senza dimenticare le biglietterie
chiuse. I ticket, in effetti,
sono diventati anche difficili
da trovare negli esercizi commerciali.
Insomma, di miglioramenti
neanche l’ombra, al
contrario dei diritti degli studenti,
dei lavoratori e dei cittadini
di cui è rimasta appunto
solo un’ombra.
Per cercare un’alternativa ai disagi
dell’unica linea di trasporto
su ferro, bisogna raggiungere
il porto di Marina Piccola e
salire sull’aliscafo se ci si deve
imbarcare per Napoli. Altrimenti
l’unica soluzione è la
consueta. Prende l’autovettura
e incolonnarsi lungo i tornanti
della Statale sorrentina 145.
Con un traffico mattutino infernale.
Per non parlare dei lavori
di metanizzazione attualmente
in corso nei centri della
costiera. Un Natale, dunque,
all’insegna dei consueti disagi
per i pendolari.
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