Il 20 e il 21 novembre 2015, l’evento organizzato da Obi, Assologistica, Confitarma, Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale e Fondazione Mezzogiorno Tirrenico
Sorrento - Il 20 e il 21 novembre prossimi si svolgerà a Sorrento la quinta edizione del Sorrento Meeting, l’evento internazionale organizzato dall’Obi, l’Osservatorio Banche-Imprese di Economia e Finanza, in collaborazione con Assologistica, Confitarma, Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale, Fondazione Mezzogiorno Tirrenico, e con il sostegno del Comune di Sorrento.
Il meeting vedrà la partecipazione di rappresentanti a livello internazionale del mondo imprenditoriale, istituzionale, politico ed accademico.
Apriranno i lavori l’economista statunitense James Galbraith e l’ambasciatore del Marocco in Italia, Hassan Abouyoub.
Tra gli altri ospiti del Sorrento Meeting 2015, l’imprenditore Issad Rebrab, patron del primo gruppo privato algerino, Cevital, e proprietario delle acciaierie Lucchini di Piombino, Rashed Al Balooshi, ceo di Abu Dhabi Securities Exchange e Fadi Chamas di Arqaam Capital Investment.
Il fitto programma prevede tavole rotonde alla quali prenderanno parte, tra gli altri, Marcello Pittella, presidente della Regione Basilicata, interessata dal Masterplan per il Sud, il piano di sviluppo e programmazione lanciato dal Governo Renzi lo scorso agosto, Federico Golla, ad di Siemens Italia e i rappresentanti dei principali porti del Mediterraneo e dell’Italia meridionale - da Tangeri a Malta, dal Pireo a Suez - oltre agli interventi dei vertici di Assaeroporti, Trenitalia, Unioncamere, Svimez e Assoporti.
Tema dell’edizione 2015 sarà anche la nuova governance delle Autorità Portuali Italiane e l’offerta logistica del Mediterraneo nel contesto europeo. Durante i lavori sarà presentato, dalla Fondazione Mezzogiorno Sud Orientale, lo studio strategico sullo sviluppo della logistica del Mezzogiorno a cura del Gruppo C-log dell’Università Liuc di Milano.
“L’intento del Sorrento Meeting 2015 - spiega Antonio Corvino, direttore generale dell’Obi - è quello di dare vita ad uno spazio di discussione, coinvolgendo i principali porti europei e mediterranei, compresi quelli italiani e in particolare quelli del Mezzogiorno, oltre che i rappresentanti delle compagnie che gestiscono i grandi flussi da e per l’Estremo Oriente e il Mediterraneo e i maggiori soggetti della logistica”.
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