Il Comune cerca nuovi fondi per opere turistiche
Fonte: Massimiliano D'Esposito da Il Mattino
Sorrento - Stangata in arrivo per i turisti in virtù dei consistenti rincari previsti per la tassa di soggiorno. L'amministrazione comunale, infatti, è al lavoro per rivedere le tariffe dell'imposta, introdotta nel 2011, dovuta da chi si trattiene per almeno una notte nelle strutture ricettive cittadine. Al momento non è stato ancora messo niente nero su bianco, ma in Comune si parla dell'imminente varo di un provvedimento che entrerà in vigore dal primo di gennaio. Nel mirino ci sarebbero in particolare gli alberghi delle categorie più elevate, i quattro e cinque stelle. Un raddoppio della tassa, che passerebbe, così, dagli attuali 1,5 a 3 euro per i primi e da 2 a 4 euro per i secondi. Si punta in tal modo ad incrementare sensibilmente gli incassi per il Comune di Sorrento. Attualmente, infatti, l'imposta di soggiorno, m base agli ultimi dati disponibili, quelli relativi alla stagione 2013, frutta oltre due milioni e centomila euro. Con gli aumenti allo studio, invece, si potrebbe arrivare a quasi 5 milioni. Cifra che, nelle intenzioni della maggioranza del sindaco Giuseppe Cuomo, dovrebbe essere utilizzata per interventi strutturali in importanti opere pubbliche, prima tra tutte il percorso pedonale meccanizzato tra il parcheggio Lauro ed il porto di Marina Piccola. Dunque, la tassa di soggiorno dovrebbe aumentare solo per gli alberghi di maggiore prestigio.
In quelli fino a tre stelle si continuerà a pagare un euro a notte, stessa tariffa prevista per bed and breakfast, campeggi, ostelli ed agriturismi. I rincari non dovrebbero riguardare neanche affittacamere, case-vacanza e residence dove si pagherà ancora 1,5 euro a persona. Il Regolamento stabilisce che l'imposta viene versata solo per i primi 7 giorni di permanenza nella stessa struttura ed i minori sono esentati. L'incasso è delegato ai titolari delle attività che mensilmente versano gli importi dovuti nelle casse del Comune. Punti, questi, che non sembrano essere in discussione. L'ipotesi di un incremento dell'imposta è circolata anche nel corso del World Travel Market, la fiera del settore turistico anglosassone tenutasi nei giorni scorsi a Londra. I tour operator britannici, che rappresentano il principale mercato dell'incoming per Sorrento e dintorni, si sono già detti contrari all'idea di un aumento della tassa di soggiorno. Anche se, è il caso di precisarlo, anche con i rincari programmati non si toccherebbero i massimi in vigore in altre città italiane. A Milano e Firenze, ad esempio, per pernottare nei cinque stelle si pagano 5 euro, a Roma si arriva addirittura a 7 euro. «È vero - interviene l'agente di viaggio Gino Acampora -. Però ci sono anche località dove non si paga affatto. Invece di pensare ad aumentare la tassa di soggiorno sarebbe il caso di usare al meglio le risorse disponibili, evitando di finanziare manifestazioni inutili. L'amministrazione dovrebbe anche avviare una serie di controlli per scovare gli evasori: pensiamo siano in molti a non versare il dovuto, soprattutto tra le strutture extralberghiere». Il titolare dell'Acampora Travel, però, non chiude del tutto la porta alla possibilità di aumentare l'imposta: «un eventuale raddoppio delle tariffe non sarebbe accettabile, anche perché arriverebbe senza preavvisi. Se è proprio necessario si potrebbe pensare di aumentarle in modo graduale in ottica 2017. Non è giusto prendersela sempre con i turisti, anche perché così rischiamo di compromettere i buoni risultati ottenuti quest'anno». Più cauto nei giudizi il presidente di Federalberghi Campania, Costanzo Iaccarino. «In questo momento è un errore parlare di aumenti della tassa di soggiorno - sottolinea il numero uno degli albergatori della Regione - si tratta di operazioni che vanno programmate con un considerevole anticipo. In ogni caso attendiamo di essere convocati dal sindaco Cuomo per saperne di più, dopodiché faremo le nostre mosse». Perplesso anche Paolo Durante, titolare della Ovest Viaggi e uno dei tour operator più apprezzati della penisola sorrentina. «Sono contrario a qualsiasi ipotesi di aumento dell'imposta - afferma -. Sorrento sta vivendo un ottimo momento a causa delle disgrazie di altre località, ma, soprattutto, grazie al buon rapporto qualità-prezzo, nel quale incide anche la tassa di soggiorno. Intervenire ora con degli aumenti potrebbe mettere a rischio quanto costruito m questi anni». Anche dai titolari delle strutture extralberghiere arriva un «no» secco. «Siamo nettamente contrari ad eventuali aumenti dell'imposta – spiega Agostino Ingenito, presidente dell'Abbac - e siamo pronti a fare le barricate contro un provvedimento in tal senso. L'amministrazione di Sorrento non deve pensare solo a fare cassa, ma anche a dare più servizi ai viaggiatori ed agli operatori turistici».
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