mercoledì 24 febbraio 2016

Blitz a Marina Piccola: sequestrati ristorante e stabilimento abusivi

Sotto accusa un'area di circa 4mila metri quadrati di un noto lido estivo sorrentino 

Fonte: Costanza Martina Vitale da Le Cronache 

Sorrento - Nello mattinata di ieri i militari della Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, retta dal Comandante Guglielmo Cassone e quelli dell'ufficio locale marittimo di Sorrento agli ordini del Luogotenente Enrico Staiano, hanno effettuato una serie di controlli lungo il litorale sorrentino congiuntamente al personale dello Polizia di Stato del Commissariato di Sorrento comandato da Antonio Vinciguerra. I controlli erano mirati a tutelare i! demanio marittimo e l'ambiente marino del Comune di Sorrento. All'esito delle ispezioni, i militari e i poliziotti hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, il gestore di un noto stabilimento balneare con annesso ristorante e snack bar nel pressi del porto di Marina Piccola a Sorrento. Gli inquirenti che da giorni approfondivano l'intero carteggio tecnico/amministrativo, hanno scoperto una lunga serie di abusi, compresa la realizzazione di un appartamento soprastante il ristorante sulla spiaggia di circa 160 mq e adibito a abitazione. Gli approfondimenti investigativi eseguiti hanno poi permesso di deferire all'autorità giudiziaria di Torre Annunziata tale L.F., 45enne, per l'occupazione e l'innovazione abusiva di aree demaniali marittime e per la realizzazione di opere di facile e diffìcile rimozione non conformi alla normativa urbanistica e ambientale.
 
Il tutto aggravato dal fatto che la zona rientra tra quelle assoggettate a strettissimi vincoli di natura paesaggistica. Rilevato anche un illecito smaltimento di rifiuti speciali. In considerazione, poi, della totale assenza di titoli legittimanti l'esercizio della struttura turistica, la polizia giudiziaria, dopo aver ottenuto il consenso del pubblico ministero, ha posto l'intero area demaniale marittima sotto sequestro giudiziario col fine di evitare il protrarsi del reato in atto. Si tratta di circa 4mila mq di area sequestrata, di cui 3.400 edificati a stabilimento balneare con annesso ristorante e 600 mq di area asservita ai locali. I comandanti Cassone e Vinciguerra fanno sapere che i rilievi non sono ancora conclusi e che il lavoro investigativo potrebbe far allungare ulteriormente l'elenco degli abusi. In particolare il riferimento è ad abusi di natura amministrativa, man mano che si procederà con ulteriori accertamenti lungo il litorale sorrentino. La vicenda evidenzia le problematiche legate all'utilizzo dei litorali e la necessità che venga mantenuta alta l'attenzione su una orma di inquinamento ambientale che inevitabilmente incide in maniera negativa sull'utilizzo e la corretta gestione dell'ambiente marino e costiero. «La sinergia tra la Guardia Costiera e la Polizia di Stato - fanno sapere le autorità - continuerà senza sosta a garanzia della legalità, anche in considerazione dell'ormai imminente stagione estiva, che vedrà intensificarsi le attività di controllo e tutela del demanio marittimo, dell'ambiente e della tutela dei diritti dei bagnanti».

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