Vico Equense - Il Corpo Forestale dello Stato di Castellammare di Stabia, con l’appoggio dei volontari del WWF, ha individuato e smantellato diverse postazioni per il richiamo delle quaglie. Altoparlanti, batterie, cavi elettrici ed altri attrezzi dei bracconieri, allestiti sul Monte Faito e nella frazione di Arola, sono così finiti sotto sequestro. Secondo il WWF i riproduttori elettronici di versi di uccelli, piazzati nelle ore notturne, hanno il compito di attirare la fauna selvatica (in questo periodo la quaglia) che il cacciatore di frodo andrà a prelevare all’alba. “Le postazioni dei bracconieri che oggi individuiamo – afferma Claudio d’Esposito Presidente del WWF Terre del Tirreno – sono al passo con i tempi: rigorosamente blindate in casseforti, apparentemente inespugnabili, chiuse da catene e catenacci, e con sofisticati impianti azionati da timer. Le robuste casseforti, nascoste nel sottosuolo della montagna, saldate ad arte e cementate nella roccia, sono allestite per evitare che il prezioso contenuto venga sottratto anche dagli stessi cacciatori rivali. Spesso, per poter sparare a caccia chiusa, i fucili vengono nascosti nella montagna dopo averne abraso la matricola, assieme alle munizioni, costituendo un ulteriore grave pericolo non solo per la fauna ma anche per la sicurezza dei cittadini e dei turisti”.
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