sabato 30 aprile 2016
Concerto di Primavera nell’ex Cattedrale della SS. Annunziata a Vico Equense
di Filomena Baratto
Vico Equense - Ieri sera si è tenuto, nell’ex Cattedrale della SS. Annunziata, il “Concerto di Primavera” promosso dall’amministrazione di Vico Equense in collaborazione con il Rotary Club Sorrento, per la raccolta fondi destinati al restauro dell’ex Cattedrale. Erano presenti le amministrazioni comunali della penisola, autorità e ospiti vari che hanno affollato la navata centrale della Chiesa. All’esterno la facciata è ancora imbrigliata nei ponteggi di ripitturazione che avranno termine a breve. La Cattedrale, con la sua posizione strategica, ha suscitato e ispirato pittori e poeti nel corso del tempo e, ancora oggi, rappresenta lo sfondo più ammirato e obiettivo di fotografi e artisti, nonché set cinematografici come abbiamo visto con le riprese dell’ultimo film girato a Vico. Il Sindaco Benedetto Migliaccio, promotore di questa iniziativa, come altre che ha patrocinato continuamente da quando si è insediato, ha dato inizio al Concerto alle ore 20.30, davanti a una chiesa gremita. Fuori, dove la facciata tardo barocca è nascosta ancora sotto i teloni del restauro, il sole ha stentato a scendere a mare, per l’impazienza di ascoltare la musica prima del riposo notturno. Lo stupore a guardare la volta, le pareti e i dipinti, gli stucchi, hanno confermato la necessità di curare il patrimonio artistico della città a cominciare dalla Cattedrale più conosciuta, ammirata e simbolicamente usata in Italia.
Si possono dire tante parole di circostanza, ma solo quando le cose sono sotto gli occhi si ha la constatazione di come e perchè certe bellezze sono tali non a caso. Il Sindaco, dopo gli onori di casa e dopo aver spiegato le motivazioni e come ha dato fiato all’evento, ha passato la parola a Don Pasquale Vanacore in rappresentanza della Curia e ancora alla Presidente del Rotary Club di Sorrento, Stefania Scaramellino. Il Concerto “Dal classico al Jazz” è iniziato con le note di Maria Sbeglia al pianoforte con Riccardo Zamuner al violino e con successivo inserimento della voce di Emilia Zamuner, in un concerto di musica e voci che ha ricevuto consensi unanimi. Tra le musiche ascoltate “Melodia dell’Orfeo” e “Concerto per violino” rispettivamente di Gluck-F.Kreisler e J.Sibelius, Meditation dalla Thais di Massenet, Tzigane di M.Ravel. A seguire Emilia Zamuner con le canzoni Era de maggio, Dicintencello vuje, Torna a Surriento, Georgia on my mind, Someone to watch over me, Summertime. Madre e figli hanno dato un impeccabile saggio di quella che è la loro arte tra pianoforte, violino e voce. I protagonisti della serata sono stati proprio loro con le tante emozioni che ci hanno regalato mentre li ascoltavamo. Riccardo Zamuner ha suonato posto sotto il crocifisso di legno di scuola giottesca, mentre al centro dell’altare faceva da sfondo la tela di Giuseppe Bonito del 1733 rappresentante dell’Annunciazione. Tutti hanno apprezzato l’arte e la bellezza di certe iniziative che, talvolta, danno risultati che vanno oltre le aspettative. L’arte e la cultura non possono essere appannaggio di pochi eletti, ma vanno annunciate agli altri, sono le uniche cose di cui possiamo andare fieri come uomini e come persone di cultura. L’arte è una lingua che parla da sola, non ha bisogno di traduttori, non necessita di intermediari, riesce a penetrare in terreni difficili e ostili. Tutto il merito va al Sindaco Benedetto Migliaccio, grande estimatore di arte ma prima ancora uomo di cultura che non trattiene per sé ma sa coinvolgere gli altri e trasmettere in un modo come solo gli appassionati possono fare. Il motivo della beneficenza si è trasformato in qualcosa che va al di là delle sue motivazioni iniziali. Una serata per amanti della musica, in una location che era, non solo la causa della serata, ma anche punto di partenza per manifestazioni simili. All’uscita dalla Cattedrale, per strada, si facevano valutazioni positive sull’evento e aggiungerei da ripetere. La musica si presta a cause di valore, come esempio per sensibilizzare ai beni del territorio e ci risveglia alle arti proprio come la natura a primavera. La Cattedrale, da sempre simbolo della città, è l’unico esempio di gotico nel territorio, oltre alla Cappella di Santa Lucia a Massaquano, sulle colline equane. La sua pitturazione ha destato qualche perplessità dovuta al colore ma allo stesso tempo era un motivo così importante e delicato per contrastare col paesaggio e la memoria del luogo, che ha richiesto consultazioni varie e interventi su misura. Mentre i musicisti suonavano, sono passati nella mente personaggi e fatti che molto spesso si dimenticano, e che non rappresentano altro che l’anima del presente. Tra questi Gaetano Filangieri, giurista e filosofo napoletano, la cui urna funeraria giace proprio qui, così come il Vescovo Giovanni Cimino che volle la costruzione della Cattedrale nella sua attuale sede. Musica per ricordare e ispirare, per immetterci su percorsi letterari e artistici visti come i soli possibili per un linguaggio universale, per farci sognare e progettare. Musica come strumento di iniziative, di unione e di forza, musica per aggregare. L’arte tutta va sempre seguita per raggiungere obiettivi difficili e arriva dove non è possibile giungere diversamente. Si ringraziano Maria Sbeglia con i figli Riccardo ed Emilia Zamuner che ci hanno deliziato con le loro note e voci, così come si ringrazia il Rotary Club per aver colto l’iniziativa di Benedetto Migliaccio al quale va gran parte del merito della riuscitissima serata, mostrando di avere mezzi e capacità per espletare, non solo funzioni di Sindaco, ma anche quelle di direttore artistico della sua città che, da quando ha la sua dirigenza, non ha fatto altro che beneficiare di iniziative e momenti culturali di prestigio, richiamando l’attenzione sulla città da più parti. Si ringraziano tutti coloro che hanno partecipato, segno che hanno colto fattivamente l’iniziativa e che si sono adoperati al di là di questioni politiche e giurisdizionali. Gli esempi sono di gran lunga migliori delle sterili critiche e delle chiacchiere da salotto e niente come l’arte zittisce e mette d’accordo tutti.
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