mercoledì 21 settembre 2016

L`ex comunista Occhetto «Questo Partito Democratico non è quello che sognavo»

Achille Occhetto
Gennaro Migliore sul caso della città delle acque assicura «Il congresso cittadino si farà». Ma non c'è ancora la data 

Fonte: Carla Guarnieri da Metropolis 

Castellammare di Stabia - Anche il "facilitatore" inviato dal Pd a Castellammare per traghettare il partito verso le elezioni, dopo la fine dell'esperienza amministrativa targata Cuomo, è tornato nella città delle acque. L'occasione è la presentazione del libro di Achille Occhetto, ultimo segretario del Partito Comunista che nel volume "L'utopia del possibile" ha ripercorso la sua storia e ha tracciato le linee per una nuova sinistra. L'evento è stato organizzato dall'ex consigliere comunale Francesco Russo e ha portato in città, oltre all'autore e al sottosegretario alla Giustizia, anche l'ex governatore Bassolino e il consigliere comunale di Scafati Grimaldi. Ad accompagnare Migliore, il vicesindaco Andrea Di Martino che insieme al sindaco Antonio Pannullo - «è instancabile». Così ha detto l'esponente del Governo Renzi che, tuttavia, ha preferito non addentrarsi troppo nelle questioni più strettamente politiche che interessano il Pd a Castellammare. Dove si attende ancora il congresso cittadino. Appassionato l'intervento di Occhetto: «Sono stato tra i primi a sottolineare l'esigenza della nascita di una nuova formazione politica». Ma quello che aveva in mente non era, però, il Partito Democratico:
 
«Invece di fare una fusione calda, di contaminazione tra le diverse culture della sinistra si è fatta una fusione a freddo di apparati che ancora adesso continuano a combattersi per questioni di potere, senza neanche più grandi idealità. Spero che questa situazione venga superata. Bisogna ripartire da alcuni capisaldi fondamentali, quali la democrazia partecipata che ancora non esiste e poi un cambiamento del modello di sviluppo, affrontando i temi della giustizia, dell'uguaglianza, della solidarietà». L'"utopia" di Occhetto è «combattere la preminenza dei poteri finanziari sulla politica». Per Migliore il dibattito sui cambiamenti della sinistra è sentito in una città come Castellammare «che ha visto sempre la sua storia segnata da movimenti operai e dalla partecipazione popolare che ne hanno fatto crescere la qualità democratica e anche il peso sul piano economico e sociale. Oggi la sinistra ha il compito di non interrompere questo rinnovamento, la sinistra non è la conservazione ma il cambiamento». «Sono stato incaricato qualche mese fa di affrontare una crisi che sembrava irrisolvibile dopo la sfiducia del sindaco Nicola Cuomo», ha ricordato il sottosegretario incalzato sulla situazione cittadina, «e abbiamo dimostrato nelle urne di avere le risorse necessarie per far ripartire il Pd in questo territorio. Stiamo ricostruendo il rapporto con la città». Per cui «il congresso sarà un esito automatico di quelle che sono le esigenze di rappresentanza di un partito che ha saputo vincere le elezioni. Non vedo stallo, li vedo molto attivi e frenetici Pannullo, i suoi consiglieri e la sua giunta». Proprio sindaco e vicesindaco chiesero il rinvio dell'appuntamento dello scorso 20 luglio. Una richiesta accettata dal segretario metropolitano Venanzio Carpentieri, proprio su parere di Migliore. Nel documento inviato dalla segreteria veniva indicato che il congresso si sarebbe dovuto celebrare entro e non oltre la data del 17 settembre. «Non mi risulta il 17 settembre penso che il congresso ci sarà e si raccorderà con quelle che sono le esigenze dei. federazione provinciale. Non sono certo io a decidere la data del congresso».

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