L'associazione di categoria scrive al sindaco Cuomo «Strutture abusive da combattere con costi minori»
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Un accordo con il Comune di Sorrento per stanare chi evade l'imposta di soggiorno. E' quello che propone l'Abbac alla vigilia della riapertura della stagione turistica. Sul tavolo l'ipotesi di costituire un pool 2.0 di esperti che possa scoprire e incastrare gli abusivi del turismo. Nel mirino finiscono centinaia di strutture, dagli alberghi agli affittacamere, che non risultano censite oppure che trattengono parte del l'introito da girare al Comune di Sorrento. Dal suo canto, per ottimizzare i controlli, l'amministrazione del sindaco Giuseppe Cuomo ha deciso di rivolgersi ai privati. Come? Pubblicando un bando triennale da 180mila euro. Ed è qui che scende in campo l'Abbac (associazione bed and breakfast e affittacamere) che rilancia un'altra soluzione che, a detta dell'associazione, potrebbe consentire al Comune di risparmiare un bei po' di soldi. "L'ente condivida con noi un protocollo di intesa ed un affidamento diretto del servizio - dichiara Agostino Ingenito, presidente Abbac Aigo Confesercenti -. Saremo in grado di garantire ancora più risultati di quanto previsto e con un quarto della spesa preventivata.
Abbiamo istituito un pool di giovani esperti in grado di intercettare chi opera abusivamente nel mercato turistico extralberghiero. Abbiamo realizzato un sistema in grado di garantire anche i calcoli precisi spettanti all'ente e svolgere un'attività di accompagnamento degli operatori che intendono regolarizzarsi". Dall'associazione di categoria ribadiscono la necessità di una convocazione di un tavolo. "Abbiamo chiesto più volte all'amministrazione di confrontarci, l'ente chiarisca però anche in modo e quante risorse dedica ai servizi per operatori e viaggiatori e lavori con noi a garantire un turismo più sostenibile e responsabile per un territorio che va salvaguardato per accogliere i tanti viaggiatori individuali che cercano accoglienza ed ospitalità non standardizzata e che possono garantire autentica destagionalizzazione rispetto a quella stagionale alberghiera". Sulla questione dell'imposta di soggiorno, già alcuni mesi fa, il presidente di Federalberghi penisola sorrentina andò all'attacco invocando maggiori accertamenti in particolare sulle strutture extralberghiere, comprese pure le case vacanza. Il Comune, dal suo canto, sembra intenzionato a camminare lungo il proprio tragitto e affidarsi a una società esterna. Tutto ciò mentre pesa ancora il precedente 2015 quando l'amministrazione, supportata dall'ufficio tributi, riuscì a censire addirittura 100 strutture fantasma.
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