sabato 25 marzo 2017

Sanità «lontana», la rivolta parte da Capri

Capri
In Consiglio votato un documento che sarà sottoposto agli altri comuni isolani 

Fonte: Anna Maria Boniello da Il Mattino 

Capri - Un documento sulla risoluzione della vertenza sanità nelle isole del golfo è stato votato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Capri. L'assise si è espressa favorevolmente sulla proposta dal consigliere delegato alla sanità Paolo Falco riguardante un protocollo di intesa tra la Regione, i sindaci delle isole campane e l'Ancim, l'associazione Nazionale dei Comuni delle Isole Minori. Si tratta di una serie di provvedimenti relativi alla risoluzione delle carenze dei servizi sanitari, che si aggravano nei mesi estivi quando per i flussi turistici la popolazione addirittura si triplica. Attraverso uno studio mirato, Falco ha portato al vaglio del consiglio comunale la votazione del documento, che sarà oggetto di discussione e votazione anche ad Anacapri nel prossimo Consiglio Comunale; dopo l'approvazione, insieme alle altre delibere votate dai comuni di Ischia e Procida, sarà inviato al Presidente della Regione De Luca. Ma cosa c'è nel protocollo? Si prevede l'istituzione di un osservatorio permanente composto dal presidente della Regione, dai direttori sanitari, dai sindaci delle isole della Campania e dal presidente Ancim. Una cabina di regia indispensabile visti i gravi problemi che affliggono le isole, che soffrono non solo di carenze strutturali nei presidi ospedalieri esistenti ma anche di problematiche relative al trasporto in terraferma di casi urgenti e di malati di particolari patologie.


Totale poi è la carenza di strutture per l'assistenza degli anziani, e forti carenze si registrano nei reparti di ostetricia, ginecologia e pediatria. Insufficienze tali che potrebbero non mettere in condizioni le madri o future madri ed i loro bambini di ricevere un buon grado di assistenza sia nei parti normali che d'emergenza. Altro punto cruciale evidenziato dalla relazione di Falco e dallo schema di accordo fra Regione, sindaci e Ancim, è quello della difficoltà di reperire personale medico e paramedico disposto a prestare servizio nei presidi sanitari delle isole, a causa dei disagi per il raggiungimento del posto di lavoro, considerata anche la necessità del pagamento dei titoli di viaggio senza alcuna agevolazione. «La firma e la ratifica da parte degli organi regionali - afferma Falco, che a questo obiettivo lavora dal 2007 - rappresenterebbe per la prima volta un punto fermo atto a garantire l'assistenza sanitaria alla stessa maniera nelle tre isole del golfo di Napoli senza dover sottostare a decisioni irrazionali e incostituzionali da parte dell'autorità commissariale come avvenuto per Procida, che ha dovuto ricorrere alle vie giudiziarie per vedere garantita l'assistenza sanitaria. Aspettiamo che anche gli altri comuni isolani deliberino in tal senso per ottenere finalmente il riconoscimento dei nostri diritti».

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