Castellammare di Stabia |
Fonte: Angelo Agrippa dal Il Corriere del Mezzogiorno
La giunta regionale guidata da Vincenzo De Luca ha indicato al ministero per lo Sviluppo economico tre poli di crisi complessa: aree nelle quali si rilevano crisi di medie o grandi imprese con seri effetti sull'indotto o gravi crisi di uno specifico settore industriale con elevate ricadute in termini di livelli occupazionali. Si tratta dei poli di crisi che si concentrano nelle tre aree di Acerra- Marcianise-Airola, che va da Napoli nord al Casertano e al Sannio; Torre Annunziata-Castellammare, che comprende buona parte del territorio vesuviano, e Battipaglia-Solofra, a cavallo tra la provincia di Salerno e quella di Avellino. Una vasta zona nella quale ricadono 24 Comuni per una popolazione pari a circa 680.000 lavoratori. Con questo provvedimento la Regione potrà concordare con il Governo l'impiego delle risorse finanziarie previste per gli investimenti nelle aree di crisi e degli strumenti a copertura dei lavoratori. Pertanto, l'amministrazione regionale ha approvato la proposta da inviare al ministero dello Sviluppo economico per il riconoscimento delle aree di crisi industriale complessa che saranno ammesse alle agevolazioni di cui alla legge n.181/89 in favore di programmi di investimento finalizzati alla riqualificazione produttiva dei territori colpiti dalla crisi.
«Sulla base dei criteri dettati dalla normativa nazionale — riferiscono da palazzo Santa Lucia — e facendo riferimento al provvedimento con cui la Regione ha già definito le aree di crisi non complessa, recepite dal Governo e oggetto di un accordo di programma quadro che ha fornito agevolazioni pari a circa 150 milioni per investimenti m Campania, sono state individuate le aree di crisi complessa a livello regionale». Il governatore Vincenzo De Luca e l'assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore hanno voluto sottolineare che «è la prima volta che la Campania si dota di un provvedimento con il quale vengono definite le aree di crisi industriale complessa come opportunità per la ripresa produttiva delle aziende e dei comparti più colpiti dalla crisi dell'ultimo decennio e per l'occupazione industriale nei relativi territori. Grazie a questa decisione — hanno continuato — sarà possibile impiegare le risorse nazionali e regionali destinate a queste aree e completare il programma di attrazione di investimenti già avviato in modo consistente con i contratti di sviluppo e con l'accordo per le aree di crisi non complessa». Cisl, Cgil e Uil hanno promesso massima e vigile attenzione sullo sviluppo futuro degli impegni assunti dalla Regione. La giunta ha, tra l'altro, approvato il Regolamento di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale che prevede il conferimento ai circa 4 mila operatori idraulico forestali della Regione di nuove funzioni in materia di manutenzione stradale e prevenzione incendi boschivi. Ha disposto che, per gli studenti ischitani residenti nelle zone terremotate di Casamicciola, Forio e Lacco Ameno, non è richiesto il requisito della distanza minima tra l'abitazione e il plesso scolastico, al fine del rilascio dell'abbonamento annuale gratuito. Sono stati, poi, approvati bilanci consuntivi degli anni 2012, 2013, 2014, 2015 delle Asl Napoli i Centro e Caserta. In consiglio regionale è stato varato il piano regionale triennale, a firma dei consiglieri 5 Stelle, perla lotta al tabagismo che prevede interventi per la prevenzione, l'assistenza ai fumatori per la disassuefazione, la tutela dei non fumatori, il rispetto della normativa antifumo e sanzioni fino a 550 euro, se viene infranta la normativa in presenza di minori di 12 anni e donne incinte. E la legge sul mobbing, presentata da Antonio Marciano del Pd, come relatore di maggioranza, e da Ermanno Russo di Forza Italia, come relatore di minoranza, che parte con una dotazione finanziaria di 200 mila euro ed istituisce l'Osservatorio regionale.
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