Ogni giorno, in Italia, 23 persone si ammalano e 10 muoiono, soltanto il 10% di chi soffre riesce a chiedere aiuto
Vico Equense - Sala del consiglio comunale gremita, oggi pomeriggio, per l'iniziativa organizzata dall’Istituto Comprensivo Costiero in collaborazione con Never Give Up, la Onlus di professionisti che ha partecipato all'ultima edizione di Festa a Vico, per la sensibilizzazione, la prevenzione, il trattamento e la ricerca sui disturbi dell'alimentazione, con il patrocinio della Città di Vico Equense, in occasione della Giornata nazionale contro i disturbi alimentari. Dopo i saluti del Sindaco Andrea Buonocore, l’argomento è stato introdotto e moderato dalla dirigente scolastica Debora Adrianopoli, che ha sottolineato il significato della Giornata nazionale, il cui simbolo è il fiocchetto lilla, e l'importanza della corretta informazione e della sensibilizzazione attorno a queste problematiche che affliggono un numero crescente di adolescenti, sono seguiti gli interventi degli psicoterapeuti dell’Onlus Never Give up, le dottoresse Simona e Stefania Sinesi e Ludovica Nicolai, che hanno focalizzato i diversi e complessi aspetti dei DCA - disturbi della condotta alimentare. L'obiettivo prioritario - è stato rilevato - è quello di mettere in condizione le famiglie di intraprendere il percorso giusto perché di queste malattie - anoressia e bulimia - “non si può e non si deve morire”. Nel corso dell’evento, gli alunni del Costiero hanno presentato lavori e video sull’argomento. “Si tratta di patologie complesse che non vanno in alcun modo sottovalutate – ha detto il Sindaco Buonocore – e che, come ci dicono gli esperti, colpiscono prevalentemente i giovani e giovanissimi. Da parte nostra – aggiunge – c’è e continuerà ad esserci la massima attenzione su questo tema con l’impegno anche a incoraggiare iniziative come quella di oggi”. L’evento, che si celebra il 15 marzo in tutta Italia, è nato nel 2012 in memoria di Giulia, figlia di Stefano Tavilla promotore della Giornata e Presidente dell’Associazione “Mi nutro di vita” con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sui disturbi dell’alimentazione, anche attraverso la testimonianza di coloro che hanno sofferto e soffrono di disturbi alimentari e dei loro familiari.
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