mercoledì 2 gennaio 2019
Ambiente e demanio. Pescatori "spazzini" del mare, con il progetto “fishing for litter”
Vico Equense - I pescatori diventano “spazzini” del mare. O almeno, nel tirare su le reti cariche di pesci, hanno fatto anche questo. Accade nei Comuni di Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento e Vico Equense, con il progetto “Fishing for litter” al centro di convenzioni e collaborazioni con l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, nell’ambito del bando della Città Metropolitana di Napoli, finalizzato alla pulizia dei fondali e degli specchi acquei. Le due attività programmate e pianificate nel mese di ottobre sono state realizzate nel corso dei mesi di novembre e dicembre. La pulizia degli specchi acquei è stata svolta con la partecipazione attiva dell’Ente gestore dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, e la partecipazione delle cooperative di pesca. Fino a ieri, infatti, i pescatori erano costretti a ributtare in acqua i rifiuti di plastica pescati durante l'attività ittica: la legge, per quanto assurdo possa sembrare, li rendeva produttori di rifiuti se li avessero condotti a riva. Con questo progetto, invece, hanno avuto l'opportunità di portarli in porto, destinandoli al riciclo, e contribuendo così a liberare l'ambiente marino dalle plastiche. La campagna, “Fishing for litter”, che ha coinvolto l’Amministrazione comunale di Vico Equense, attraverso l’Assessorato al demanio, guidato da Angelo Castellano, è stata svolta da otto barche della cooperativa San Francesco di Paola. I pescatori durante la loro attività hanno differenziato anche i rifiuti che accidentalmente sono stati intrappolati nelle loro reti. L’attuazione di questa campagna di rimozione ha avuto il duplice obiettivo di contribuire al miglioramento della qualità dell'ambiente marino a livello locale e di promuovere misure concrete di sensibilizzazione dei pescatori e degli stakeholder del settore per limitare l'abbandono volontario e la perdita accidentale dei rifiuti e degli attrezzi da pesca in mare. Questa iniziativa, che ha trovato sponda nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella, è nata da un suggerimento della Fondazione Angelo Vassallo, il sindaco pescatore di Pollica, nel salernitano, ucciso dalla criminalità organizzata nel 2010.
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