giovedì 3 gennaio 2019

Sanità in Campania: varato il nuovo piano

Ospedale unico in Penisola sorrentina: sostituirà quelli di Vico Equense e Sorrento 

Vico Equense - Subito dopo Natale è arrivato il via libera definitivo del ministero della Salute al piano ospedaliero regionale della Campania. Trasmesso agli inizi di dicembre, giunge al traguardo in forma riveduta e corretta in base alle indicazioni ricevute da Roma. Dopo l’ok definitivo è stato infatti immediatamente tradotto come allegato a un decreto commissariale (il n. 103 del 28 dicembre) già trasmesso ai manager di Asl e ospedali e in attesa di pubblicazione. Oltre alla stabilizzazione di 1500 precari, tra medici, comparto e amministrativi, titolari di contratti atipici, saranno attivati i 10 nuovi pronto soccorso di primo livello programmati nella rete Vico dell’emergenza. L'offerta ospedaliera prevede la realizzazione di 5 nuovi ospedali che sostituiscono 6 strutture realizzate tra gli anni Cinquanta e Settanta. Si tratta dei nosocomi di Salerno, del San Paolo di Napoli, di Giugliano, Sessa Aurunca e del nuovo ospedale della Penisola Sorrentina, che sostituirà i due presidi di Vico Equense e Sorrento. L’ospedale unico della Penisola Sorrentina auspicato da oltre quarant’anni, sarà una struttura di 200 posti letto, a fronte dei circa 130 attualmente disponibili tra il “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento e il “De Luca e Rossano” di Vico Equense. La sede sarà Sant’Agnello, dove oggi sono ospitati gli uffici del distretto 59 dell’Asl Napoli 3-Sud. Nel nuovo nosocomio saranno trasferite le unità già attive tra Sorrento e Vico Equense, a cominciare da chirurgia, rianimazione, ortopedia e cardiologia con terapia intensiva. A queste dovrebbero aggiungersi reparti di pediatria infantile, ostetricia e ginecologia, oculistica e nefrologia. Previsti anche posti di medicina d’urgenza e di osservazione breve, oltre un parcheggio interrato e una superficie per il decollo e l’atterraggio delle eliambulanze. Il costo dell’opera dovrebbe aggirarsi sui 110 milioni di euro. Per finanziare la quota non coperta dai fondi ministeriali, l’Asl sta pensando di mettere in vendita l’ospedale di Sorrento.

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