Vico Equense - “C’è un libro sempre aperto per tutti gli occhi: La natura", questa la dicitura della locandina che pubblicizza la 6^ edizione della "Passeggiata Ecologica alla Sperlonga" che, organizzata dal Circolo Sportivo – Culturale Città di Vico Equense in coda alla programmazione della 15^ edizione della Piccola Corsa di Primavera, e patrocinata dall’Amministrazione Comunale della nostra cittadina, si svolgerà Mercoledì 1° Maggio. Una passeggiata naturalistica che avrà inizio in località San Francesco (raggiungibile con il servizio di navetta della Curreri Viaggi in stazionamento, dalle ore 8.00, presso la Chiesa di San Ciro) per giungere, inoltrandosi nello spaccato di verde, alla sorgente, dove ,alle ore 10.00, Padre Giuseppe Porzio, Religioso del Sacro Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola, celebrerà la Santa Messa, al termine della quale un aperitivo concluderà la mattinata, dopo che ai partecipanti sarà consegnato un simpatico ed utile omaggio. Una escursione all’aria aperta lungo la piccola stradina immersa nel verde tra le colline e il mare, un posto con livelli d’osservazione fuori dall’ordinario, un luogo che benissimo può essere inquadrato come uno scenario d’autore.
La Sperlonga (detta tale dal latina “spelunca") è uno spazio che “in controtendenza con l’accelerazione del mondo che ci circonda", lascia, a chiunque lo percorre, di scandire il suo tempo come meglio ritiene. Quel “bene comune" che si chiama Sperlonga lascia disorientati confrontando ciò che regala con la quantità di rifiuti di ogni genere che vengono abbandonati o trasportati da chi, in tal modo, incivilmente e senza scrupoli, la danneggia con una radicata deformazione mentale, senz’altro imperdonabile, ancor più oggi vede il nostro Comune primeggiare nella raccolta differenziata. E attraversando quell’ambiente, il cui ecosistema offre ancora rari elementi di fauna e flora, fermandosi per osservare i paesaggi che si possono ammirare, ci si accorgerà di percepire quel “caos calmo", che , in ogni caso, fa della Sperlonga un posto che non può essere immaginato, perché “la natura l’ha già creato".
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