di Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - “Fai fiorire le buche e i crateri delle strade nel tuo borgo”. Questa la frase che si legge sui volantini e manifesti che da qualche settimana stanno circolando nella zona collinare di Vico Equense. Accanto alle parole le immagini: foto di colorati fiorellini che spuntano dalle buche e dalle spaccature del manto stradale dissestato. E’ l’iniziativa provocatoria di alcuni giovani delle frazioni di Fornacelle e Arola pensata per accendere i riflettori sulla pessima condizione in cui versano le strade della zona alta. Al posto del catrame, dunque, i fiori. Con questa “soluzione estetica” i ragazzi del posto hanno mandato il loro originale invito agli amministratori a intervenire per chiudere le buche che costellano le strade e attirare l’attenzione di automobilisti cicliti o centauri con l’obiettivo di segnalare loro la presenza del pericolo: variopinti fiori piuttosto che il vuoto.
IL CONCORSO
Anche la scelta del nome non é casuale. Palese il riferimento all’iniziativa-concorso "borgo fiorito" promossa dalla Pro Loco di Moiano e sposata anche dall’amministrazione comunale. Si tratta di una gara che prevede un premio con lo scopo di invogliare tutti i cittadini a rendere più bello, gradevole e ospitale il paese, attraverso l’utilizzo dei fiori, un mezzo di grande effetto cromatico ed estetico, in grado di trasformare lo scorcio di una via, una piccola finestra, una piazza, una vetrina, un vicolo, una casa in un angolo di paradiso.
“Inoltre, tramite il linguaggio dei fori si intende testimoniare l’affetto dei cittadini verso il proprio paese, il rispetto per la natura, nonchè un segno di amicizia rivolto agi altri cittadini ed ai turisti – si legge in un comunicato. E i ragazzi di Fornacelle evidentemente hanno voluto in modo ironico e pungente, dare un loro segnale. Al manifesto provocatorio che ha fatto il giro dei social hanno fatto seguito centinaia di commenti. “A via Vecchia Fornacelle veramente stanno uscendo alberi al posto dei fiori, visto gli anni di abbandono, di cosa vogliamo parlare” scrive Irene Miniero su gruppo Facebook Aequa News. “Si ma per la Raffaele Bosco ci vuole un intero vivaio” aggiunge Raffaele D'Aniello. “Non basterebbero fiori per coprire le innumerevoli buche che sono distribuite per tutti e tredici i casali” scrive Cristina Latessa. “Lo dico da lombardo: l’ironia napoletana è da tutelare come i beni dell’Unesco” dice Armando Perani. In realtà una iniziativa simile é stata organizzata qualche anno fa proprio in Lombardia, a Buccinasco. Nel 2018, infatti, i consiglieri di opposizione hanno piantato fiori gialli al posto del catrame. Anche lì il silenzio di chi di competenza ha spinto alcuni a compiere un gesto 0riginale.
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