Vico Equense - La pizza per noi è una tradizione, un simbolo e qualcosa che ci contraddistingue da sempre. La pizza per noi è molto più di un piatto. È una vocazione. La pizza per noi è storia. La pizza per noi è Gigino Dell’Amura, fondatore di Pizza a Metro. Un pezzo di storia e di società, che ha portato la Città di Vico Equense, attraverso più di mezzo secolo, in tutto il mondo. Un’invenzione che nasce per caso, dal lavoro di panettiere che Gigino aveva ereditato dal padre. È notte, si lavora per fare il pane, si assaggia qualcosa, si creano forme, sapori, si prende un po’ d’impasto, lo si schiaccia, inforna, magari si condisce con dell’olio d’oliva e si assaggia. Nasce così la futura fortuna della pizza al metro. Gigino, infatti, di notte continua a fare il pane, di giorno fa la pizza e la fa ogni giorno più lunga. Prima la vende a lire, poi un giorno, negli anni ’50, arriva a Vico Equense un giornalista sfollato che dice a Gigino: “Questa pizza è ottima, perché non le da un nome, magari la chiama pizza a metro”. Questo nome comincia a girare velocemente, la fama di questa pizza cresce… «Ci considerano e chiamano l’Università, forse perché abbiamo insegnato a tanti questa arte - dice Giovanni Rivieccio, l’attuale direttore -, e perché siamo veloci a servire le centinaia di persone che vengono a sedersi nella sala arredata ancora come negli anni ’70 e nel nostro giardino». Oggi la pizza è un alimento prezioso, diventato un fatto culturale, storico, sociale. L’alimento più famoso al mondo, più ricercato, più copiato, più mangiato. Se mai avessimo visite da altri pianeti, cosa faremmo mangiare agli alieni se non una prelibata pizza margherita? E pensare che bastano lievito, farina, acqua, mozzarella, olio, sale, parmigiano e basilico per allietare la vista, saziare con gusto e nutrirsi…
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