mercoledì 28 settembre 2022

Amato, l`ex comunista deputato M5S

Geometra, insegnante, attore e ora deputato: “Vorrei dare ai giovani la passione per la politica” 

di Rosa Benigno da Il Roma 

Geometra, professore di educazione fisica, attore e scrittore. Gaetano Amato ha sbaragliato a Castellammare di Stabia i partiti politici storicamente radicati sul territorio. Ex Stalingrado del Sud, zoccolo duro della sinistra con la sua forza operaia, roccaforte democristiana (gavianea) per un quarantennio, con virate forziste negli ultimi anni, questa volta Castellammare ha puntato su uno stabiese doc, ex comunista, oggi convinto esponente del Movimento 5 stelle. Gli elettori del collegio uninominale Campania (quello dell'area sorrentino-stabiese-torrese) hanno premiato Amato che, con 51.089, ha superato di un soffio la candidata del centrodestra, Annarita Patriarca (50.689), e ha sbaragliato il giornalista candidato dal Pd, Sandro Ruotolo (32.491). Com'è successo che il territorio abbia voltato le spalle alla sinistra e al centrodestra? «La città ha fatto altro: ha scelto ima figura indipendente dalia politica. Credo che non siano state voltate le spalle alla sinistra. Piuttosto, la sinistra dov' è? Oggi è nel Movimento 5 stelle che ha fatto grandi iniziative di civiltà». Il reddito di cittadinanza? «Sul nostro territorio mancano le politiche per i più tartassati. E la gente non ce la fa più. E non sa più a chi rivolgersi... Cinquant'anni fa qui a Castellammare c’ erano le sedi dei partiti dove si lavorava per la cittadinanza: il Pci e, a cento metri, l' Msi e, più avanti, la Dc. Ora non c'è più niente. Erano altri tempi. Ma in quei luoghi si discuteva di politiche per la citta e di politica nazionale. Ma oggi, in qualche sede di sezione rimasta aperta, trovi solo degli anziani che giocano a carte. E la gente non si fida più della politica. Si fida delle persone».


Sì rende conto della responsabilità che sì è assunto per questo territorio? Castellammare oggi non ha nemmeno un'amministrazione cittadina. Lei, sarà per gli stabiesi l'unico volto noto con un incarico politico. Sarà un "sindaco-deputato", perché è l’unica persona a cui i cittadini potranno rivolgersi, e che ha sempre avuto. «Immagino che lei voglia ricordare che la mia città ha avuto sempre qualche stabiese in Parlamento. Rappresentanti che hanno segnato - nel bene e nel male - la storia di Castellammare di Stabia. Quelli erano altri tempi, parliamo di un altro tipo di politica e di incarichi di diverso peso... Io non penso che potrò dare questo grande apporto. Ma sono qua». E, tuttavia, la sua investitura da deputato innesca aspettative in chi l'ha votata... «Quando in estate gli amici mi sollecitarono un impegno in politica non avevo questa prospettiva, si trattava di prendere parte alla vita cittadina. Poi, è arrivata la possibilità di candidarmi in questo collegio e ho accettato, tuffandomi in una campagna elettorale condotta porta a porta, su un motorino, da Castellammare a tutta la Penisola. A Nord della città mi hanno aiutato Orfeo Mazzella, che ora è al Senato, e Luigi Gallo, ex vicepresidente alla Camera dei deputati, per il Movimento. Il merito della mia affermazione in quell'area è tutto della loro presenza e nell' attività svolta tra la gente in questi anni. È stata conquistata la fiducia della gente che ci ha conosciuto ed è la stessa fiducia che io chiedo a tutti di continuare a riporre nella politica. Sarà questo il mio principale impegno: non fare venire meno la fiducia di poter determinare un cambiamento. Tra i miei obiettivi c'è quello di fare rinascere nei giovani la passione per l'impegno politico». Ma proviamo a immaginare subito i suoi primi appuntamenti. «Sono 5. Il primo che ho assunto è di farmi carico degli attracchi al porto. Incontrerò subito i gestori dei pontili per ascoltare le loro problematiche e capire cosa fare per risolverle». Il secondo? «Mi ha telefonato una signora che non conosco. Vive a Quisisana e mi ha raccontato di essere isolata. Andrò da lei». Terzo? «Ho chiesto agli amici dei 5 Stelle di preparare incontri con la gente di Lettere e Pompei, per conoscere i loro problemi». Quarto? «Voglio conoscere il sindaco di Meta di Sorrento. Mi hanno detto che mi ha portato una grande quantità di voti. Voglio incontrarlo». E il quinto? «Aspetto di avere in tasca il tesserino di deputato. Devo andare al Comune di Castellammare per chiedere gli atti della Soprintendenza relativi alla "cascata di acqua " che ho visto venire giù nella galleria della Statale Sorrentina e comprendere come è stato realizzato quel tunnel. L'elenco per questa città è lunghissimo...». E sul piano nazionale? «A Roma riunirò una decina di attori esperti per mettere mano a una legge per lo spettacolo, che è materia di mia competenza». Ha un pensiero a cui si ispira? «È questo: il livello di civiltà di un popolo si misura sulla base della dignità che riesce ad assicurare agli ultimi. Sarà questa la linea sulla quale concentrerò il mio lavoro».

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