Iniziativa di un professionista di Chiaia volantini a via dei Mille e piazza Vittoria
di Paolo Barbuto - Il Mattino
A via dei Mille e a piazza Vittoria ci sono due manifesti gemelli. Dominata da una rosa che prende la forma di un cuore rosso palpitante c'è una scritta: Cercasi anima gemella. Al di sotto, di dimensioni più piccole, ma tutto in maiuscolo e sottolineato, la specifica: solo chi possa darmi un figlio, un erede. Poi seguono dieci righe con i dettagli sulle caratteristiche che dovrà avere l'anima gemella, più quattro righe di raccomandazioni e chiarimenti finali. Potrebbe essere l'inizio di una romantica storia, però il manifesto contiene una serie di dettagli che non raccontano la sola ricerca dell'amore. In quelle dieci righe che seguono l'appello per la ricerca di anima gemella c'è di tutto, dall'età alla consistenza economica che dovrà avere la futura moglie, dalle caratteristiche fisiche alla provenienza familiare.
IL PROTAGONISTA
Uomo, poco più di cinquant'anni, posto di lavoro di prestigio in banca a Chiaia, anche se vive in provincia di Napoli: «Non vorrei che si capisse chi sono, per piacere non diffonda troppi dettagli su di me». La persona accetta di raccontare la sua iniziativa ma preme con insistenza su un punto: «Verrà data visibilità alla mia richiesta?
Pubblicherete l'indirizzo mail al quale le possibili candidate dovranno rivolgersi?». Il protagonista non lo dice mai, eppure questa vicenda ha tutti i contorni di una grande solitudine che non permette neppure di incontrare una persona alla quale legarsi: «Vengo da una lunga storia d'amore finita male. Non voglio più rischiare di soffrire, perciò ha preferito chiarire tutto fin dal primo momento». Qualche settimana fa s'è presentato in uno studio pubblicitario portandosi dietro il testo già scritto e spiegando le sue esigenze. I grafici gli hanno realizzato materialmente il disegno e lo studio si è occupato delle formalità burocratiche per l'affissione. Il costo dell'operazione, siccome le affissioni sono effettuate nella zona "rossa", quella più costosa delle quattro in cui è suddivisa Napoli si è aggirato sui trecento euro, non eccessivo.
L'ATTESA
Poi il nostro uomo s'è fermato ed ha atteso che arrivassero le prime risposte: «Sono stato fiducioso fin dal primo momento. Il mio messaggio era diretto a chi aveva voglia di recepirlo». C'è una domanda che sgorga spontanea, immediata: ma nell'epoca del digitale e dei social non sarebbe stato più facile iscriversi a un sito di incontri o cercare una compagna sui social? «No, assolutamente no - s'impunta l'uomo - i social non sono adatti a cercare l'amore. Molto più efficace questo metodo che forse sembra antico ma è molto superiore». E Stefano (si firma così nella mail) non ha preso nemmeno in considerazione l'idea di frequentare il mondo fisico: locali, uscite con amici, passeggiate in centro «sarebbe stata una lunga e inutile perdita di tempo». Nei primi giorni di affissione, il protagonista sostiene di aver ricevuto già dieci mail di contatto, corredate di fotografia, come richiesto nel manifesto: «Una buona metà le ho immediatamente eliminate, con le altre ho intrapreso un contatto via mail. Poi vedremo cosa accade», dice filosofico.
LE CARATTERISTICHE
In realtà leggendo il testo del manifesto (lo trovate, integrale, nel colonnino di fianco a questo articolo) emergono una serie di dettagli che considerare singolari o almeno bizzarri è riduttivo. La donna che vorrà candidarsi deve essere molto più giovane, quindici, vent'anni meno del futuro marito; deve provenire da un'ottima famiglia, certamente facoltosa e di antico lignaggio partenopeo. C'è anche un ambito professionale di provenienza perché la futura moglie dovrà essere medico o avvocato, comunque una professionista; dovrà essere disposta ad essere subito mamma, possibilmente amare gli animali, essere perbene, seria, onesta, nobile d'animo come in altri tempi. Per quanto riguarda il fisico, l'uomo che cerca l'anima gemella sostiene di non avere nessuna preferenza però sul manifesto c'è una riga specifica dedicata alla questione: «Quelle prosperose, sono meravigliose!». Comunque non c'è possibilità d'errore perché lui accetta richieste di contatto solo da parte di chi gli invia anche una fotografia... Tutta la questione delle caratteristiche della donna perfetta, Stefano le racconta parlando lungamente, soffermandosi su ogni particolare, ricordando gli insegnamenti dei suoi nonni, spiegando che «va bene qualunque donna, basta che sia colta, onesta e perbene, anche se si tratta di una persona che fa le pulizie per vivere». Però subito dopo si smentisce: «Ovviamente una donna di buona famiglia ha più possibilità di essere colta e perbene. Anche se non è detto che la ricchezza sia determinante. Chi si è arricchito da poco potrebbe avere radici familiari non adeguate. Sapesse quanto è difficile individuare la persona adatta». Sulla questione della donna formosa non offre particolari. Insiste a chiedere se ci sarà grande diffusione del suo messaggio perché vorrebbe tante risposte. Probabilmente ne avrà, anche se forse non saranno tutte del tenore che si aspetta.
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