di Fiorangela d'Amora - Il Mattino
Castellammare di Stabia - Infermieri e operatori socio sanitari del reparto di chirurgia del San Leonardo sono in stato di agitazione. I malumori nascono dalla decisione dell'azienda sanitaria di riconoscere le «indennità giornaliere di disagio» solo ad alcuni comparti, escludendo proprio la chirurgia. Una scelta contestata dal Nursing Up che chiede una differente divisione «dei settori che esplicano prevalentemente attività d'urgenza». Secondo i sindacalisti, chi ha riconosciuto l'indennità al gruppo operatorio, alle terapie intensive e sub intensive, alla nefrologia e alla dialisi, all'emergenza del pronto soccorso, ai servizi per le dipendenze e finanche all'assistenza domiciliare, ha dimenticato «le patologie, di squisito interesse chirurgico che, ove non trattate con urgenza, comportano gravissimi rischi per la vita dello stesso ricoverato». A giudizio della Nursing Up la stessa divisione andrebbe fatta dai dirigenti medici, gli stessi che si uniscono alla richiesta del sindacato. È il caso del neo primario Angelo Ranieri, nominato dirigente dopo il trasferimento all'ospedale di Boscotrecase di Francesco Bianco a capo della Chirurgia onocologica. Ranieri aveva già chiesto nei mesi scorsi «di attivare tutte le procedure per ottenere il riconoscimento della corretta applicazione dell'erogazione dell'indennità d'urgenza al personale assistenziale di comparto avente diritto».
Un aspetto sul quale l'azienda invece non ha fatto alcun passo indietro fino alla riunione dello scorso 12 marzo, quando sono stati definiti gli ambiti. Ad oggi il personale resta in agitazione e chiede un incontro con la direzione sanitaria per una migliore e giusta divisione. Una decisione, quella di integrare le aree di servizio, che spetta anche alla direzione sanitaria aziendale che può adottare una determinazione «riservandosi di attivare - scrive la Nursign Ip dell'Asl Napoli 3 Sud - le modalità di protesta dove si riscontrasse un improprio utilizzo delle risorse che non sono orticello di pochi, ma costituiscono un giardino di tutti i lavoratori dell'azienda». La riorganizzazione interna all'ospedale San Leonardo non tocca per ora gli altri reparti e lascia in perenne affanno il pronto soccorso che negli ultimi mesi ha subito l'ondata influenzale. Barelle e letti occupati per più giorni da anziani e ricoverati che non riuscivano ad essere trasferiti nei reparti. Come unico pronto soccorso dell'area stabiese, dei monti Lattari e della penisola fino a Sorrento, il reparto d'urgenza del San Leonardo fa registrare accessi record ma anche degenze troppo lunghe per un'assistenza adeguata.
Nessun commento:
Posta un commento