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lunedì 20 agosto 2007

Dimettetevi !



Vico Equense


Fin dalle prime battute il PD si è contraddistinto per una forte attenzione alle nuove generazioni, come si evince dal Manifesto e dalle parole di tutti i candidati alla carica di Segretario nazionale. Sta di fatto che, nella nostra esperienza politica, già molte volte abbiamo sentito discorsi simili, anche dai nostri rappresentanti locali, ma quasi mai ci siamo sentiti realmente coinvolti nei vari processi decisionali. Al congresso del 17 marzo scorso della sezione Fermariello fu approvato ad unanimità un ordine del giorno nel quale il gruppo dirigente si sarebbe impegnato in un significativo ricambio generazionale nei gruppi dirigenti ed istituzionali dei Ds e dell’Ulivo. Chi un po’ ingenuamente avesse immaginato che tale impegno fosse rispettato, avrà avuto già modo di ricredersi. Sappiamo che lo spazio politico non “è offerto”, ma è necessario conquistarlo con l’impegno, le idee e la passione, infatti durante questi mesi abbiamo rappresentato le nostre posizioni nel pieno rispetto delle regole. Non ci spaventa per niente la sfida che abbiamo innanzi, anche avendo a che fare con persone che non mantengono gli impegni. Elemosinare l’attenzione dell’unico consigliere comunale o del segretario, non ci appartiene, così come non è nostro costume calunniare per delegittimare. Ovviamente chi smentisce gli impegni congressuali dovrebbe avere la coerenza di dimettersi, ma in questo momento l’attenzione è rivolta verso una buona collocazione nelle liste alle primarie, una sorta di assalto alla diligenza ...



Francesco Cossiga: alle primarie voterò Letta

''Alle primarie del Partito democratico votero' per Enrico Letta''. Ad annunciarlo e' stato il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, nel corso di un incontro del ciclo 'Cortina InConTra'. Il senatore a vita ha avvertito: ''Il Partito democratico o rappresentera' la definitiva trasformazione in senso socialdemocratico del Partito Comunista, piu' la componente cattolica, o non avra' alcun senso''.

domenica 22 luglio 2007



Penisola Sorrentina
PD: il nuovo che avanza ...




Il ricambio politico è partito solo a parole. L’idea che la politica si fa con le quote, è ampiamente evidenziato dal modo con cui è stato composto il comitato per il PD della Penisola Sorrentina. Una soluzione ai problemi della politica e del centrosinistra calato dall’alto, espressione questa di un ceto politico che non ha alcuna intenzione di rinnovarsi, ma lotta aspramente per la leadership. A questo si aggiunge una sconsolante mancanza di novità politica che sta irritando chi sperava in un cambiamento rispetto al recente passato. E le ultime vicende sembrano darmi sempre più ragione. Oggi essere riformisti continua ad essere sconveniente. L'etichetta del riformista, infatti, il più delle volte trasforma con uno spaventoso automatismo l'individuo in bersaglio. Le cause vanno ricercate, infatti, anche nel cattivo uso della politica che alcuni dirigenti continuano a fare irresponsabilmente tuttora, e che hanno ridotto notevolmente la partecipazione degli iscritti. Il concorso della società civile nella formazione del PD è necessario, direi indispensabile per scrollare i partiti dalle loro burocrazie, ma è essenziale anche far partecipare tutti alle decisioni.
Naturalmente la minoranza Ds della sezione Fermariello, è stata debitamente messa da parte dalla discussione, ciononostante qualcosa rappresenta visto che esprime in Consiglio Provinciale Daniela Savarese, Sandro Spadaro in Direzione Provinciale, Massimo Trignano primo dei non eletti, al Consiglio Comunale, soltanto perché cede il posto all’ex candidato a Sindaco Marianna De Martino e tre membri su sette in direttivo.
Strano concetto della democrazia partecipativa, ricorda un po' la "democrazia" popolare di sovietica memoria.

martedì 10 luglio 2007

Piazza Kennedy e gli insegnamenti di Carlo Fermariello


Agorà 10 luglio 2007

Gentile Direttore,
Le chiedo ancora una volta ospitalità, per potermi confrontare con il Capogruppo di F.I Antonio Di Martino, in merito alla sua lettera del 3 luglio scorso. Sono da sempre convinto che un corretto confronto di idee può agevolare il dibattito democratico, e non le nego che mi piacerebbe poter interloquire sulle grandi scelte. Un leader come Carlo Fermariello, ci ha insegnato a pensare in grande, a metterci in discussione e a tentare di costruire una società migliore attraverso la politica senza mai denigrare nessuno. Viviamo tutti in tempi storici ricchi di novità e d’incertezze, potenzialità e inquietudini, opportunità e disagi. C’è bisogno del concorso di tutti nel discernere la via migliore per procedere.
E’ facile dire di no; è più scomodo e impegnativo motivare al sì, far crescere, coinvolgere.
Occorre avere il coraggio delle scelte e anche dell’impopolarità, quand’è necessaria.
E dico sì alle sensibilità che possono arricchire a tutti i livelli.
Dico no al modo vecchio di concepire la politica. Le idee, come disse qualcuno, camminano sulle gambe degli uomini. Facciamo il passo secondo la gamba. Ad ognuno il suo, ma sempre per raggiungere lealmente il bene della nostra comunità.
Il fallimento dell’avversario politico sulle grandi questioni d’indirizzo è anche il proprio insuccesso. Troppo spesso per interessi di cortile o per il timore che venga meno la propria identità, si può perdere tutti.
E’ un richiamo il mio, e al tempo stesso una disponibilità, al rigore nella ricerca dell’interesse generale, che deve tendere a trovare soluzioni concrete dei grandi problemi, per migliorare la qualità complessiva della vita della nostra Città. La collaborazione e il confronto costruttivo, costantemente mantenuti, sono sempre un valore. Dobbiamo lavorare sui problemi concreti e locali dello sviluppo del territorio. Penso alla realizzazione del Polo Sportivo e del tempo libero, al sistema della mobilità, alla riqualificazione del Palazzetto dello sport, al parcheggio in località Montechiaro, tutte cose inserite nella programmazione triennale delle opere pubbliche. La cronica scarsità di fondi e la mancanza di capacità ideativa della "macchina pubblica" ha indotto il Legislatore ad introdurre un sistema indiretto di realizzazione dei lavori pubblici caratterizzato dalla ricerca all'esterno tanto delle risorse progettuali che di quelle finanziarie, i cosiddetti Project financing. Comprendo però che non è qui il luogo istituzionale per queste discussioni. A ogni organismo, il proprio ruolo.
In conclusione, queste sono le sfide che ci attendono e su cui mi sento, se n’avrò la possibilità, impegnato nel nascente Partito Democratico. La grande forza della Politica è sì risolvere i problemi ma anche, e soprattutto, saperlo fare sulla base di un ideale per il quale vale la pena di spendere la propria esistenza. Questo ci ha insegnato la storia dei grandi partiti popolari del Novecento, questa è la sfida per il Partito democratico. Il mio augurio è quello di avere, anche a Vico Equense, una guida rinnovata e meno vetusta, soltanto così avremo uno stimolo verso quel cambiamento che abbiamo sollecitato con analisi e proposte che vedo con soddisfazione essere condivise e riprese da chi governa la Città.
Come ci ha ricordato Veltroni “la politica è un viaggio collettivo facciamolo in allegria”, e senza risse.
Grazie e speriamo in meglio per il futuro.
Buon lavoro.
Giuseppe d’Esposito