venerdì 4 aprile 2008
Aiutaci Silvio
"Caro presidente, ci aiuti, venga a trovare questa fetta di Napoli che nonostante tutto non vuole mollare il suo testardo impegno per un futuro migliore". L'accorato appello al Cavaliere, è di don Fulvio D'Angelo, parroco della chiesa dei santi Cosma e Damiano a Secondigliano, in uno dei quartieri periferici più martoriati della città, teatro in passato di una sanguinosa faida tra clan camorristici. La lettera-appello del “prete di frontiera” sarà consegnata al candidato premier del Pdl dai dirigenti campani del partito. D'Angelo rivolge a Berlusconi un invito a recarsi nella sua parrocchia per constatare di persona come il quartiere sia "pieno di problemi e sofferenze ma anche ricco di umanità e talenti talvolta nascosti". La chiesa dei santi Cosma e Damiano, un gioiello del barocco napoletano, è la più antica della zona nord del capoluogo campano; una chiesa il cui nucleo originario risale al Cinquecento, di proprietà comunale e che oggi avrebbe bisogno, come scrive il parroco al leader Pdl, di urgenti interventi di restauro. L'appello di don D'Angelo è soprattutto centrato sulle difficoltà che il quartiere vive da anni: "ho lottato senza sosta e senza sostegno delle istituzioni-scrive il parroco a Berlusconi- contro il degrado, la miseria, la violenza, figli della nostra tormentata terra". Ma riguarda anche le condizioni fatiscenti del luogo di culto: "la sera della domenica delle Palme -racconta- un pezzo di cornicione si e' staccato dall'ingresso della chiesa. Il crollo, per fortuna, e' avvenuto in un orario durante il quale la parrocchia era chiusa, altrimenti sarebbe stata una strage. Soltanto grazie all'intervento di una ditta privata abbiamo potuto svolgere regolarmente i tradizionali riti della Settimana Santa".
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