sabato 14 giugno 2008

Delibera sul turismo, «scintille» fra D'Antonio e Velardi

Regione Campania - La scena è stata una di quelle che sarebbe stato bello non perdersi: l'assessore al Turismo Claudio Velardi che lascia la seduta di giunta dopo una sfuriata (così raccontano i presenti), il collega al Bilancio Mariano D'Antonio che l'insegue, cercando di spiegargli perché la sua delibera non è arrivata in giunta per l'approvazione: perché lo scontro fra Velardi e D'Antonio s'è giocato tutto su una delibera. Quella che l'assessore al Turismo voleva presentare, contenente la richiesta di un finanziamento di 10 milioni di euro per il proprio assessorato. Velardi non esita a parlare di «sciatteria dei funzionari dell'assessorato al Bilancio», cui era stato inviato l'atto per gli adempimenti necessari. E da Capri, sulla terrazza dell'Hotel Cesare Augusto, ieri ha ripercorso le concitate ma brevi fasi dell'accaduto. «In riunione non è arrivata — ricorda— una delibera sulla quale già tutti eravamo d'accordo ed avrebbe dovuto avere strada spianata. E non è arrivata solo perché ieri l'altro, alle 19,30, non si trovava il funzionario che doveva firmarla. E' un esempio di sciatteria. In Regione non si deve lavorare così, ma occorre essere attenti e veloci. Questo ho detto in giunta. Con il collega nessun alterco». Anche D'Antonio prova a spiegare; prima scherza («Velardi è un impetuoso», dice), poi si fa serio. «Non accetto l'accusa di sciatteria rivolta ai miei funzionari. La delibera presentata da Velardi era imperfetta. I 10 milioni chiesti per il proprio assessorato, e che non abbiamo nessuna difficoltà a erogare, erano dedicati alla promozione. Un termine un po' generico, perché quelle risorse noi possiamo erogarle solo per investimenti pluriennali. Si è posto allora il problema di correggere la delibera: se è vero che la promozione è anche ‘‘investimento'', dovevamo aggiungere ‘‘pluriennale''. Se non avessi fatto così, su suggerimento del mio funzionario, sarei incorso in un reato contabile. Ho provato a chiarire tutto ciò a Velardi dopo la sua sfuriata, ma non c'è stato nulla da fare». Non si tema: la delibera in questione, comunque, sarà approvata nella prossima seduta di giunta. (Patrizio Mannu da il Corriere del Mezzogiorno)

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