lunedì 13 aprile 2009

La memoria ritrovata degli antichi casali come conservare il paesaggio in Costiera

Continua la generosa battaglia di Giuseppe Guida a difesa dell' ambiente e del territorio in un' agile quanto accurata pubblicazione delle Edizioni Graffiti, che ci ragguaglia sulle superstiti testimonianze di Vico Equense. Qui il nuovo che avanza (rozzo e scriteriato) sta cancellando le tracce di un mondo meritevole di conservazione e legato alla ruralità, alle tecniche colturali e edilizie, a una morfologia costruttiva. La parola "memoria" nel titolo non ha nulla di edificante o di piacevolmente evocativo:i documenti che rappresentano questo mondo vanno scomparendo, non resta che riprodurli nella sola mente, a memoria. Affinché ciò non accada, sono necessarie due operazioni: documentare scientificamente l' esistente, promuovere un vasto programma di restauri del paesaggio agrario e dei casali. Nella penisola sorrentina non si tratta di creare l' ennesimo ente per varare un progetto di conservazione integrata casali-paesaggio agrario; per la dimensione dei beni da recuperare, bastano proprietari sensibili alle ragioni della conservazione e il rispetto degli strumenti urbanistici vigenti. Certo nel territorio campano nel quale dal 1960 a oggi la crescita delle aree edificate è stata quasi del 400 per cento, l' esito di queste operazioni non recupera antiche armonie perdute, ma salva le residue testimonianze e da queste riparte per disegnare nuovi paesaggi, segni di una contemporaneità non fatta di sola speculazione edilizia. Un' istanza positiva, progettuale, alimenta dunque questo contributo, ultimo in ordine di tempo d' una tradizione di studi aperta da Roberto Pane nel 1936. (Pasquale Belfiore Repubblica)

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