Petizione Don Alfonso
Don Alfonso 1890 chiede di non essere più recensito nelle future edizioni di Enzo Vizzari della guida “i ristoranti d'Italia” del gruppo l'Espresso. Su Facebook è nato un gruppo per la raccolta di adesioni. “E’ da circa 40 anni – dice la famiglia Iaccarino - che facciamo i ristoratori a tempo pieno, da quattro generazioni gli albergatori. Nel corso della nostra vita professionale abbiamo avuto consensi dalla critica gastronomica così come valutazioni meno lusinghiere. La nostra storia ci da atto che in passato non ci siamo mai permessi di contestare un giudizio ed abbiamo sempre rispettato il lavoro di chi ci ha giudicato. Oggi potremmo fare lo stesso, perché siamo convinti che non c’è parola più forte di quella non detta. L’Italia gastronomica, però, ha bisogno di mettere al centro del dibattito la questione dell’etica professionale dell’intero sistema, sia dei cuochi che dei critici, per ripartire con più slancio ed entusiasmo di prima. Diversamente sarà l’intero sistema a perdere. Chi va per ristoranti di ambizione, ed ha i soldi per farlo, sa dove deve andare a mangiare. Per chi diversamente consulta le guide, se quest’ultime non premiano il merito, il risultato sarà che il nuovo potenziale cliente, il ragazzo ventenne appassionato che va per la prima volta in un ristorante importante, rischia la delusione e lo perderanno tutti quelli che fanno veramente qualità. Abbiamo deciso di promuovere questa nostra pacata ma ferma protesta, CONDIVIDENDOLA con tutte le persone che ci amano. Vogliamo contarci, vogliamo capire in quanti siamo. C’è un mare di gente che non condivide affatto i criteri e le valutazioni del Sig. Vizzari, ed in questi anni ce l’ ha dimostrato con i fatti. E noi con i fatti vogliamo rispondere, come siamo abituati a fare da sempre:mettendoci la faccia, anche pubblicamente! Molti cari amici in questi giorni di polemiche ci hanno sconsigliato di intervenire, di dire anche noi la nostra, ma a questi cari amici vogliamo ricordare che quarant’anni fa in molti ci dicevano che eravamo pazzi a provare a fare un grande ristorante in questo paesino, ecco la “follia”. Non possiamo non seguire il cuore nelle nostre scelte, se avessimo fatto i “ragionieri” probabilmente non sarebbe esistito neppure il Don Alfonso. Oggi sentiamo di nuovo la necessità di metterci fortemente in gioco, perché se non lo facessimo rinnegheremmo noi stessi ed il nostro DNA…Vogliamo solo rassicurarvi che il tempo per le polemiche lo sottraiamo solo al nostro sonno, non al nostro lavoro ed ai nostri clienti che amiamo da sempre.”
Collegandosi al sito http://www.petizionedonalfonso.com e fornendo semplicemente il proprio nome, cognome ed email, si sosterrà tale iniziativa.
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