Piano di Sorrento - Un farmacista coraggioso. Si è messo alle calcagna del poliziotto penitenziario in veste di rapinatore e l’ha seguito per circa 500 metri. Fino a quando l’intervento della polizia non lo ha tolto da una situazione pericolosa. Probabilmente Ciro Arpino, che si era trattenuto pochi secondi davanti alla cassa di fronte a lui, non l’aveva riconosciuto pur girandosi dietro mentre scappava a piedi. E così il colpo è fallito e l’ispettore si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove domani risponderà al magistrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia. La sorpresa l’altro ieri pomeriggio è stata più che grande: il rapinatore appena bloccato era un ispettore della polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Secondigliano. Un insospettabile che tre poliziotti del commissariato di Sorrento (diretto dal vice questore Antonio Galante) avevano inseguito a piedi intervenendo sulla base di una segnalazione in strada. E ora Arpino, 52enne originario di Vico Equense ma residente a Piano di Sorrento, si trova dietro le sbarre per la prima volta nella sua vita nello scomodo ruolo di detenuto. Naturalmente deve essere considerato innocente fino a un’eventuale condanna definitiva. Ecco la ricostruzione dei fatti, così come sono stati esposti dalla polizia. Poco prima delle 17 di ieri il dirigente del commissariato di Sorrento, un ispettore e un sovrintendente mentre percorrevano via Cassano nel comune di Piano di Sorrento, di ritorno da una lezione sulla legalità tenutasi nella scuola media “Amalfi”nella cittadina, sono stati avvicinati da un automobilista che segnalava che a poco distanza c’erano degli uomini che inseguivano a piedi un fuggitivo. Ovviamente i poliziotti si sono messi subito in moto e sono intervenuti, in piazza Madonna di Roselle sempre a Piano, dove due dipendenti di una farmacia hanno indicato il loro titolare che seguiva a distanza il rapinatore. Il dottor Galante e i suoi collaboratori hanno raggiunto il fuggitivo e lo hanno bloccato. Perquisendolo immediatamente, hanno scoperto che nelle tasche del giubbotto aveva il berretto nero di lana e gli occhiali da sole utilizzati per camuffarsi e 120 euro appena rapinati. (Luigi Sannino il Giornale di Napoli)
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