Vozza: la Gori lasciCastellammare di Stabia - “Dell'aumento delle tariffe non ne sapevo nulla. Se non firmano ancora quell'accordo datato 2009 forse temono le polemiche, non c'è altra soluzione che ridare la gestione idrica al pubblico”. E' il parere dell'ex sindaco di Castellammare di Stabia Salvatore Vozza, circa il possibile rincaro delle tariffe idriche contenuto in un accordo sottoscritto nel novembre 2009 dall'Ato 3 “Sarnese-Vesuviano” e la Gori spa, ma mai ratificato dall'assemblea dei sindaci presieduta dall'ex consigliere regionale Pasquale Marrazzo. Era a conoscenza di quest'accordo? Si, sapevo che prevedeva riduzione dei costi e ridimensionamento della società. Negli anni infatti la Gori ha avuto un eccessivo carico di costi, anche per le numerose assunzioni. Sono state contabilizzate entrate su cui sono anche state pagate le tasse, solo per portare bilanci in pareggio e ora tutto questo rischia di riversarsi sui cittadini. E non sapeva che nell'accordo c'erano anche i rincari delle tariffe idriche? No, mi sarei opposto perché inaccettabile. Non è che i sindaci sapevano ma evitarono di rendere pubblica la notizia che avrebbe provocato malumori e proteste a pochi mesi dalle elezioni? Noi avemmo informazione sulla riduzione per la fasce sociali, sugli aumenti no, ripeto, mi sarei apposto. Da sindaco di Castellammare cosa fece all'epoca? Informai Bassolino con una lettera. Oggi comunque la Regione Campania ha nelle sue mani la possibilità di trasformare il debito di Gori in acquisto del pacchetto azionario per liquidare il privato dall'Ato. Perché non si ratifica ancora l'accordo tra Ato 3 e Gori? Non lo so ma non va firmato è bene risedersi attorno al tavolo e ridiscutere di tutto. E' troppo l'esposizione della Gori per poter parlare solo di tariffe. Bisogna restituire l'acqua al pubblico. (Il Velino Campania)
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