Sorrento - Il progetto “La Bottega delle Essenze” – finanziato dalla Regione Campania nell’ambito dell’azione B di Scuole Aperte, ovvero quello riservato alle scuole in rete – è stato organizzato e sviluppato in 10 laboratori creativo-artistici che hanno avuto come filone conduttore le piante aromatiche autoctone della Penisola Sorrentina con le loro proprietà officinali, le qualità decorative, le caratteristiche odorose, le svariate potenzialità d’utilizzo: dalla decorazione di carta, saponi e candele profumate, all’estrazione di essenze per creare dei profumi originali come il “Vimula”. Il percorso logico-didattico, che ha caratterizzato “La Bottega delle Essenze”, ha fatto sì che tutti i laboratori fossero concatenati tra loro. Si è, dunque, partiti da un laboratorio di riconoscimento delle piante ed uno di fotografia che hanno dato ai partecipanti le possibilità di riconoscere, ritrarre e catalogare le piante aromatiche trovate durante le passeggiate naturalistiche nelle zone più lussureggianti della Penisola, come Punta Campanella o Vico Alvano, la cui documentazione fotografica è stata condivisa sull’account di Facebook. Si sono, poi, susseguiti tutti i laboratori che hanno consentito di coltivare le piante più interessanti e gradevoli, imparando il ciclo naturale della cura e del riuso ecocompatibile, e quelli che hanno stimolato l’uso creativo ed artistico vero e proprio, legato anche alle tradizioni artigianali del territorio. Un punto di forza del progetto è stato sicuramente la corrispondenza delle attività proposte alle esigenze dell’utenza che ha partecipato con entusiasmo ed assiduità. Questi ultimi sono stati favoriti anche dalla versatilità delle attività proposte, adeguate a tutte le età degli allievi delle scuole in rete, e connesse agli insegnamenti dell’Istituto d’Arte “Grandi”, capofila, ed ai laboratori presenti nelle varie scuole partner: gli Istituti Comprensivi “Bozzaotra” di Massa Lubrense e “Gemelli” di Sant’Agnello e del Circolo Didattico di Sorrento, ed anche agli interessi dei numerosissimi partner – enti locali, associazioni di volontariato, culturali, di tutela ambientale, giovanili, di educazione degli adulti – che hanno partecipato alla fase di analisi preliminare ed alla stesura del progetto stesso. Inoltre, la durata breve ma adeguata dei laboratori, la loro articolazione – che ha previsto momenti di ricerca dei protocolli di lavoro seguiti dall’esperienza pratica di realizzazione dei prodotti – la funzione dei docenti esperti che sono stati dei tutor accompagnatori fuori dalle classiche logiche dell’insegnamento frontale, hanno fatto sì che i partecipanti si siano sentiti i veri protagonisti delle “scuole aperte” appositamente per loro, per consentirgli attività interessanti e apparentemente poco “scolastiche” ma tutte ispirate al perseguimento delle competenze chiave di cittadinanza attiva. (il Dirigente Scolastico Prof.ssa Patrizia Fiorentino)
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