sabato 12 giugno 2010

Pd, candidati segretari entro il 19. Bersaniani spaccati

Area Marino: Colpo di mano in direzione contro gli iscritti

Provincia di Napoli - Area Bersani in subbuglio, da settimane, nel Pd alle prese con la segreteria provinciale di Napoli ancora vuota. Per questa poltrona, le cui candidature vanno presentate ufficialmente dal 16 al 19 giugno per poi votare nei circoli il 26 e 27, al momento concorrono Domenico Tuccillo e Massimiliano Manfredi. Sul primo sono intenzionati a puntare i bersaniani non bassoliniani, con il secondo stanno delineando una strategia i componenti dell'area Franceschini (di cui è coordinatore provinciale) e quelli dell'area Letta. Non tutti i fedelissimi del segretario nazionale auspicano che il congresso si celebri normalmente, proveranno infatti fino all'ultimo a evitarlo chiedendo ai vertici romani di inviare un reggente. Intanto, fino a lunedì prossimo dovrà essere chiuso il tesseramento al partito, in una fase molto difficile a livello nazionale e locale. L'obiettivo, svela un dirigente cittadino del Pd, è raggiungere 25-30mila iscritti. “Sarebbe già un successo, benché consapevoli che la rotta verso le comunali è irta di ostacoli”, aggiunge con amarezza. L’area Marino, invece, critica la decisione di non sottoporre al voto attivo i nuovi iscritti “è un grossolano errore – spiegano in una nota - dal punto di vista politico e un grave vulnus democratico. Non rispettare le regole di decisione e convivenza interna al partito, in spregio di un deliberato dell'assemblea nazionale, apre la strada ad una vita di partito segnata da scorribande e decisioni a colpi di maggioranze momentanee e ad una anarchia che, in ultima analisi, porterà all'implosione del partito. Vogliamo denunciare questo pericolo poichè crediamo che il Pd serva ancora al paese e alla politica e per difendere la dignità e il lavoro quotidiano di tantissimi iscritti e iscritte che nulla hanno a che fare con equilibri interni a poche oligarchie che già tante sconfitte hanno causato alla sinistra in provincia di Napoli e in Campania. Decidere di fare un congresso chiuso ai nuovi iscritti e limitarsi all'interno di una platea congressuale (quella del 2009) palesemente inquinata e gonfiata da tessere false (come denunciato a suo tempo dallo stesso segretario regionale) è una pratica di cui non vogliamo essere corresponsabili. Riteniamo inoltre che svolgere congressi meramente "organizzativi" alla ricerca di accordi e rispetto di equilibri interni da non alterare sia un suicidio politico.”

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