Sorrento - Ennesima levata di scudi contro il trasporto pubblico in penisola sorrentina. Attraverso una petizione circa duecento persone si sono mobilitate per chiedere alle amministrazioni comunali della zona e alle forze dell’ordine «maggiori controlli sulla circolazione stradale e sulla condotta di guida dei conducenti gli autobus di linea per scongiurare eventi tragici come quello del Nastro Verde avvenuto il 25 giugno scorso, quando persero la vita tre donne e rimasero ferite una decina di passeggeri del pullman della Sita rimasto coinvolto nello schianto». In realtà in quella occasione non sono state rilevate responsabilità da parte dell’autista dell’automezzo che effettua il servizio di linea. Ciò non toglie, però, che la condotta dei conducenti gli autobus del trasporto pubblico non sia sempre irreprensibile. «A parte il fatto che i veicoli sono spesso vecchi e altamente inquinanti – precisa Luigi Falabretti, promotore dell’iniziativa di protesta – c’è il problema che molti autisti quando percorrono le strette e tortuose strade della nostra zona corrono come se si trovassero su una pista di Formula 1». Come se questo non bastasse si aggiunga che, come precisa lo stesso Falabretti, «molti conducenti parlano continuamente al cellulare mentre guidano e ciò mette a repentaglio l’incolumità dei passeggeri e di tutti gli altri utenti della strada». Una serie di proteste arrivata ora sulle scrivanie dei primi cittadini dei Comuni di Massa Lubrense, Sorrento, Sant’Agnello, Piano e Meta, oltre che ai diversi comandi della polizia municipale e al dirigente della polizia stradale di Sorrento. Agli autobus che corrono troppo fa da contraltare il problema di quelli che non arrivano mai. Negli ultimi giorni presso la sede della Eav Bus, l’azienda di trasporti nella quale è confluita la Circumvesuviana, sono giunti diversi reclami. «Quasi sempre l’autobus delle 6 non parte e io rischio di arrivare tardi al lavoro», la denuncia è di una donna di Massa Lubrense, Maria Esposito, che nei giorni scorsi ha presentato una formale protesta alla Eav Bus. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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