Non è crollato solo un muro ma l'intera Domus dei Gladiatori, così chiamata perché al suo interno si allenavano gli atleti nell'antica Pompei. Duro il commento di Luisa Bossa, deputata del Pd ed ex sindaco di Ercolano. “'Sono mesi che denuncio, con interrogazioni e articoli, il degrado allarmante degli scavi di Pompei. Il gravissimo crollo di stamattina è la dimostrazione che il Governo e il ministro Bondi hanno sottovaluto la situazione e raccontano, da tempo, un bel po' di sciocchezze. Quando abbiamo posto la questione del degrado negli scavi – aggiunge la Bossa - Bondi ha risposto in modo piccato e risentito, difendendo il lavoro dei suoi commissari. Il crollo della Domus dei gladiatori e' la drammatica, ma inevitabile, risposta a chi pensa che governare significhi raccontare una balla al giorno, attaccando chi a quella balla non crede perchè le cose va a guardarle con i suoi occhi. La situazione dei siti archeologici in Campania è drammatica”. "Quello che è successo - rileva l’ex sindaco di Ercolano - dimostra che le preoccupazioni erano ben fondate. Negli scavi lavorano da mesi betoniere, bob cat, ruspe, levigatrici, martelli pneumatici; già il restauro del Teatro grande non ha visto rispettate le minime regole di sicurezza per la stabilità dei luoghi. Tanto che il diciotto gennaio scorso ci fu già uno smottamento in prossimità di via dell'Abbondanza, nell'insula adiacente alla Casa dei casti amanti, con il crollo di un muro perimetrale. Adesso la notizia di un nuovo crollo. A questo punto speriamo che il prossimo reperto archeologico a crollare sia proprio il governo di cui fa parte il ministro Bondi, così almeno salviamo quel che resta della cultura in questo Paese”, conclude la deputata del Pd. (la foto è di NewFoto Sud da il Mattino)
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