Provincia di Napoli - Tempi duri per tutti, anche per i dipendenti pubblici. Tra i lavoratori della Provincia di Napoli di questi tempi a quanto pare lo scoramento si taglia a fette: evidentemente per questo la giunta guidata da Luigi Cesaro è corsa ai ripari , dando il via a una singolare iniziativa, un corso di formazione molto particolare, che prenderà il via la prossima primavera, destinato esclusivamente alle cosiddette figure apicali, ovvero ai dirigenti di palazzo Matteotti. Si tratta di lezioni grazie alle quali i colletti bianchi dovranno imparare - come recita testualmente la determinazione che avvia la procedura di gara - a «motivare e valorizzare i propri collaboratori». È tutto nero su bianco, contenuto in un atto dell’area Innovazione e sistemi organizzativi, ufficio specialistico di formazione del personale. L’ente spenderà un massimo di 40mila euro - la gara è al massimo ribasso - per affidare la progettazione e la realizzazione del corso motivazionale. Ma com’è giunta la Provincia alla decisione di promuovere un corso del genere? È presto detto: l’intenzione era già scritta nelle linee di indirizzo generale per l’attività di formazione e aggiornamento dei dirigenti. Un documento che è stato trasmesso ai sindacati lo scorso 10 dicembre e verso il quale - scrive la stessa Provincia di Napoli - «non è pervenuta alcuna richiesta di incontro» nei tempi stabiliti dal contratto nazionale di lavoro. In soldoni: nessuno ha protestato, quindi l’intenzione è diventata realtà: «È stato rilevato - si legge nell’atto dell’amministrazione provinciale - come per il successo di un’organizzazione, sia indispensabile che i dirigenti siano in grado di mobilitare le energie dei propri collaboratori, di svilupparne le competenze e orientarne ed incentivarne le prestazioni professionali». Per riuscirvi, tuttavia, ci vuole qualcuno in grado di spiegare ai colletti bianchi di palazzo Matteotti i trucchi del mestiere; capacità e competenze necessarie, si legge ancora, a «interpretare i comportamenti altrui; implementare gli strumenti di gestione della prestazione lavorativa dei propri collaboratori e individuare azioni e soluzioni gestionali per la realizzazione degli obiettivi della struttura». Dei veri motivatori, insomma: la giunta Cesaro punta a formare dei veri e propri Mourinho della burocrazia napoletana, capaci di tenere nervi saldi e squadra compatta in ogni occasione. I prescelti per quest’addestramento da «Top Gun» da scrivania saranno circa 40 dirigenti che, divisi in due aule, seguiranno quattro giornate di formazione d’aula ciascuno per un totale di otto giornate d’aula. Non è la prima volta che palazzo Matteotti balza agli onori della cronaca per la singolare tipologia di un corso di formazione. È già accaduto nel 2009 quando - allora l’ente era governato da una maggioranza di centrosinistra - fu avviato un «coaching» per dirigenti, con la particolarità dell’utilizzo della disciplina sportiva della scherma quale «metodologia di apprendimento». Le sciabole però non furono mai sfoderate: dopo le polemiche politiche, il corso fu annullato. (Ciro Pellegrino il Mattino)
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