domenica 22 luglio 2012

Il personaggio. Maresca si conferma campione italiano a Bari per il dodicesimo anno consecutivo

Michele, a 77 anni superman delle piscine. Tre medaglie d’oro nei 50, 100 e 200 dorso. A 17 anni il primo titolo

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da il Mattino

Piano di Sorrento - Gli avversari di mezzo mondo l’hanno ribattezzato «terrible man». Già, perché quando Michele Maresca arriva a bordo-vasca, non ce n’è più per nessuno. Sono i numeri a parlare per il nuotatore metese, che per il 12esimo anno consecutivo si è laureato campione italiano. Da Bari, dove si sono appena conclusi i campionati nazionali master, Michele Maresca è tornato con tre medaglie d’oro. Nei 50, 100 e 200 metri dorso, la sua specialità, ha messo in fila gli avversari e si è andato a prendere il titolo nella categoria M75 che conserva ininterrottamente dal 2001. Nei 100 ha fatto segnare il tempo di 1’47”90, mentre nei 200 ha fermato il cronometro a 3’43”62: quanto basta per regolare gli avversari e portare a casa un favoloso tris. E questo a dispetto dei suoi 77 anni. Sì, avete capito bene: Michele Maresca è un classe 1935 che, grazie ad un allenamento costante e ad una passione inesauribile, riesce ancora a imporsi nelle piscine di mezzo mondo. Anche ai campionati mondiali, disputatisi a Riccione agli inizi di giugno, non sono mancate le soddisfazioni: settimo posto nei 100 dorso e quinto nei 200, dove la medaglia di bronzo non è arrivata per un solo decimo di secondo. In compenso, Maresca è stato l’unico italiano a far segnare un piazzamento dignitoso nel dorso (categoria M75) e il migliore in assoluto tra i nuotatori campani, lasciando sbigottiti gli oltre tremila atleti giunti in Romagna da ogni parte del mondo. «La soddisfazione più grande – racconta – sta nella consapevolezza di poter essere competitivo anche a livello mondiale, per tenere alto il nome dello sport campano e italiano».


Gli ultimi successi, comunque, vanno ad aggiungersi ad un palmarès impressionante. Ad iniziare Maresca al nuoto, sul finire degli anni Cinquanta, è Antonio Esposito, il granfondista metese meglio conosciuto come «Ciccone». A 17 anni il primo titolo italiano: è il 1952 e Maresca sbaraglia la concorrenza nei 100 dorso, 200 stile libero e nella staffetta 3x100. Poi l’addio al nuoto, accantonato per lavorare come maître negli hotel più prestigiosi della penisola sorrentina e per viaggiare tra Germania, Svizzera ed Inghilterra. Negli anni Novanta, la nuova avventura nel nuoto master nei ranghi del Nuoto Club Penisola Sorrentina: arruolato dalla campionessa Barbara Lang, Maresca comincia ad inanellare una serie interminabile di successi, compresa la medaglia di bronzo ai campionati europei di Stoccolma 2005. Non lo ferma nemmeno un grave incidente domestico, che lo tiene tra la vita e la morte per diverse settimane. Ristabilitosi, torna nella «piscina dei campioni» del camping dei Pini, in tempo per tenere a battesimo una schiera di giovani promettenti. Ma non finisce qui: attualmente, infatti, Michele Maresca detiene ben cinque record italiani. È suo il miglior tempo sui 100 e 200 dorso, sia in vasca lunga che in vasca corta, nella categoria M75. E nessun nuotatore della categoria inferiore, la M70, è riuscito a fare meglio di lui sui 200 dorso, che resta la specialità in cui riesce ad esprimersi al top. Forza e spirito di sacrificio, grinta e voglia di migliorarsi sempre: scommettendo su Michele Maresca, il mitico «Ciccone» aveva visto giusto. A dispetto degli anni che passano.

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