venerdì 27 luglio 2012
Sanità: Palagiano, blocco concorsi per primari fa male al Ssn
“'Le vicende che negli ultimi giorni hanno investito la sanità italiana portano, inevitabilmente, a domandarsi, ancora una volta, quando il nostro Paese metterà fine all'assurdo e malsano legame, tutto italiano, tra politica e sanità”. Lo dichiara, in una nota, il presidente della Commissione d'inchiesta sugli errori e i disavanzi in campo sanitario, Antonio Palagiano, evidenziando che ''il blocco dei concorsi per primari fa male al Ssn''. Sempre più spesso”, aggiunge, “'posti di responsabilità, che dovrebbero essere messi a concorso, vengono affidati temporaneamente a personale non idoneo o non sufficientemente qualificato, ma, altrettanto spesso quel 'temporaneamente' - sancito dagli articoli 18 del contratto collettivo di lavoro della dirigenza medica e 15 septies del decreto legislativo 502 del 1992 (conferimento di incarichi a tempo determinato di struttura complessa) - assume le caratteristiche del 'permanentemente'. La politica, entrata con sempre maggiore prepotenza e potere nella sanità, gestisce, infatti, nomine e ruoli all'interno degli ospedali italiani, e capita spesso che l'affidamento delle funzioni secondo le norme succitate sia solamente un mezzo per affidare incarichi di dirigenza di struttura complessa in maniera discrezionale, sottraendoli alle procedure concorsuali di valutazione e comparazione dei candidati. Complice di tutto questo - continua ancora il Presidente della Commissione parlamentare - e' la decisione di bloccare i concorsi nelle regioni sottoposte a piano di rientro. Una pratica, questa, non sempre rispettata e che presenta una doppia faccia negativa sia perchè non garantisce sempre qualità ed eccellenza nell'assistenza sanitaria sia perchè si presta a dispendio di risorse economiche, come dimostrato dalla recente sentenza della Corte d'Appello di Roma che ha condannato l'Azienda San Camillo Forlanini al pagamento di un'ingente somma a un medico che per tre anni aveva sostituito il direttore di un'unita' operativa complessa''. ''Quello dei primari scelti dalla politica, quindi, e' e resta un problema grave per il nostro Paese, che affossa la sanità e - conclude Palagiano - che andrebbe affrontato in maniera preliminare prima di procedere ad una doverosa riforma del settore”
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