mercoledì 13 marzo 2013
Antenne di telefonia mobile, formalizzata la nomina della commissione di esperti
Vico Equense – Formalizzata, con una delibera di Giunta, la nomina della commissione che dovrà redigere un piano di verifica e di ottimizzazione dei campi elettromagnetici sul territorio comunale. La commissione è formata di tre esperti, due tecnici d’inquinamento elettromagnetico e uno specializzato in oncologia: incarico affidato ai professori dell’università Federico II di Napoli, Luciano Di Fraia e Luigi Verolino, unitamente all’oncologo di Vico Equense, Ester Di Palma. Nel dicembre del 2011 il Consiglio Comunale ha deliberato la costituzione di una commissione per la verifica e l’ottimizzazione sul territorio di Vico Equense dei campi elettromagnetici prodotti dalle antenne della telefonia mobile. Sui possibili effetti derivanti dall’esposizione, si è concentrata l’attenzione della collettività. Pur rispettando in maniera rigorosa e prudenziale i valori limite di esposizione ai campi elettromagnetici prodotti dal funzionamento delle stazioni radio base per la telefonia mobile, l’Amministrazione comunale ha compreso le preoccupazioni dei cittadini per gli eventuali rischi legati alla salute pubblica ed ha individuato professionalità di rilievo col fine di redigere un piano di verifica e di ottimizzazione dei campi elettromagnetici sul territorio comunale.
L’Amministrazione comunale si è resa disponibile a concedere l’utilizzo di aree comunali per l’installazione degli impianti di stazione radio base per la telefonia mobile, in aderenza a quanto previsto da un protocollo d’intesa tra ANCI e Ministero delle telecomunicazioni. A seguito dei sopralluoghi gli enti gestori (Tim, Vodafone e Wind) sono stati individuati quattro siti idonei. Il Palazzo Municipale di Corso Filangieri, Massaquano nei pressi del campo sportivo, Ticciano nelle vicinanze dell’antenna RAI-Way e Monte Faito in prossimità del Parco Oceano Verde. Il Comune ha sottoscritto dei contratti di locazione con i gestori di telefonia mobile, fissando un canone annuo che entrerà nelle casse comunali per ogni sito d’installazione, reclamando, però, che questo piano di sviluppo della rete di telefonia mobile tuteli l’ambiente e la salute dei cittadini attraverso un adeguato controllo dei valori del campo elettromagnetico generato dagli impianti.
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