Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Continua la battaglia per salvare il pino secolare di Seiano. Le associazioni ambientaliste Wwf e Vas chiedono al Prefetto di revocare l’ordinanza con cui il sindaco Gennaro Cinque ha dichiarato l’urgenza di abbattere due esemplari arborei per tutelare l’incolumità di cose e persone.
Nel frattempo, però, nel cuore della frazione di Vico Equense le motoseghe non si fermano. Ieri un pino è stato tagliato, poche ore fa sono cominciate le operazioni anche sull’altro. «Sotto gli occhi increduli di tutti da giorni si sta mettendo in atto un crimine – afferma Claudio d’Esposito, presidente del Wwf penisola sorrentina - ai danni del paesaggio e della natura. Abbiamo già perso un patriarca arboreo unico e maestoso, ora stiamo combattendo per salvare l'altro pino.
La cosa che più indigna è l'escamotage, a nostro avviso "perverso". E’ stata emanata un'ordinanza apparentemente inoppugnabile ma basata su di una semplice perizia di parte. Quest’atto sta permettendo l'esecuzione di uno scempio che avrà conseguenze dirette sul fragile equilibrio idrografico e sulla stessa stabilità del versante in questione, già individuato dall'Autorità di bacino come ad elevato rischio idrogeologico».
In mattinata si è tenuto un incontro tra i rappresentanti del Wwf e alcuni magistrati della Procura della Repubblica. A schierarsi dalla parte degli alberi sono anche gli abitanti del luogo. Tante le proteste anche attraverso i social network. «Non c'è alcun motivo valido per poter consentire un abbattimento così selvaggio di pini secolari – dichiara Franco Cuomo, coordinatore del circolo territoriale dei Vas - Nessuno ha la certezza che quei pini sarebbero crollati perché non c'è nessun elemento che potesse dimostrare una cosa del genere. Inoltre le procedure utilizzate per eseguire il taglio degli alberi non sono state rispettate perché, durante le operazioni, non è stata predisposta nessuna messa in sicurezza dell'area».
La vicenda va avanti da molti mesi. Lo scorso anno il proprietario del terreno aveva chiesto al Comune l’autorizzazione al taglio, allegando due relazioni, una tecnica agronomica e l’altra geologica in cui emergeva che la mancanza di idoneo volume di terreno a nord della base dei pini non garantiva i requisiti di stabilità dei due esemplari. Il Comune di Vico Equense, in un primo momento, aveva concesso l’autorizzazione al taglio, sospesa a seguito della diffida del Wwf del gennaio scorso. Poi il sopraluogo della protezione civile e la decisione di ordinare l’abbattimento. «Va sottolineato – conclude Claudio d’Esposito – che la relazione prodotta dal tecnico di parte, da cui è scaturita l’ordinanza, non è stata verificata da agronomo terzo e nominato dalla pubblica amministrazione. L’ufficio tecnico non aveva e non ha alcuna competenza specifica a verificare l’esattezza delle tesi prospettate dall’agronomo di parte».
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