Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento -
«Purtroppo suo nipote è rimasto coinvolto in un incidente stradale ed è stato arrestato. Per farlo scarcerare servono duemila euro in contanti. E al più presto». Una telefonata shock, che farebbe gelare il sangue nelle vene a chiunque. Figuriamoci se a riceverla è una nonna di 93 anni che, da tempo, vive da sola in un appartamento del centro storico e all’improvviso si sente dire al telefono da un fantomatico avvocato penalista che suo nipote, trasferitosi per lavoro lontano da Sorrento da alcuni mesi, è finito nei guai.
Sapeva tutto della vita dell’anziana l’uomo che, fingendosi un legale, è riuscito a mettere a segno l’ennesima truffa della serie spillando alla donna ben duemila euro.
Sul caso stanno indagando gli agenti del commissariato di polizia di Sorrento. I familiari della 93enne hanno subito presentato la denuncia che ha messo in moto la squadra investigativa agli ordini del dirigente Antonio Vinciguerra.
Il truffatore aveva studiato le sue mosse da giorni. Un’autentica certezza emersa a caldo e su cui gli investigatori stanno costruendo le piste che potrebbero condurli a mettere con le spalle al muro l’uomo che ha agito indisturbato in piena estate, intascando i soldi che la donna le aveva dato per “liberare” il nipote. C’è di più.
C’è ad esempio il sospetto che in qualche modo l’uomo sia addirittura originario di Sorrento. Un dettaglio non di poco conto fa infatti pensare che il finto legale abbia comunque qualche legame con la città del Tasso. Ha “lavorato” a fondo sulla 93enne, ottenendo notizie di prima mano, scavando nella vita della famiglia della nonnina e riuscendo a trovare in fretta le informazioni utili per mettere in piedi il piano ed eseguirlo senza pietà.
Ha individuato la sua vittima probabilmente scegliendo tra una “rosa” di potenziali bersagli. Quindi ha recuperato il recapito telefonico della 93enne e l’ha chiamata a casa, sicuro che la donna fosse sola. L’uomo si è spacciato per avvocato difensore del nipote, che lavora lontano da Sorrento, intanto rinchiuso in carcere dopo un incidente stradale. «Ma non si preoccupi, possiamo farlo uscire con duemila euro. Suo nipote non l’ha detto nulla perché si vergogna». Un concetto ripetuto più volte, manco fosse un ritornello. Fino a quando ha chiesto e ottenuto di poter raggiungere la nonnina a casa. «Sì, le do i soldi, ma prima voglio parlare con mio nipote». Una frase precisa quella dell’anziana. Una necessità. Che però ha portato al successo del raggiro. La richiesta di un contatto da parte della 93enne è stata immediatamente esaudita dall’uomo che a quel punto, giunto nell’appartamento della donna, prima di passare all’incasso ha preso il cellulare attivando un complice che si è impersonato nel nipote dell’anziana camuffando anche la voce. «Nonna, sto bene. Non ti preoccupare, ora risolviamo tutto grazie all’avvocato. Dai i soldi all’avvocato».
A quel punto la 93enne non ha avuto più dubbi e ha pagato il truffatore. Duemila euro che l’uomo ha diviso con il complice dandosela a gambe. E senza lasciare troppe tracce.
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