Il ricorso contro il sindaco Andrea Buonocore sarà discusso solo a novembre
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Il Tar esaminerà la richiesta di annullamento delle elezioni Comunali di Vico Equense vinte al ballottaggio dal neo sindaco Andrea Buonocore soltanto il prossimo 22 novembre. E’ ciò che ha stabilito nelle ultime ore il presidente della seconda sezione del Tribunale amministrativo della Campania Claudio Rovis. Si tratta dell’ennesima puntata di un caso delicato e scoppiato all’improvviso per il ricorso al Tar della Campania presentato da Mariateresa Eusebio, già consigliere comunale di Forza Vico e prima dei non eletti (con 492 preferenze personali) della lista civica “Vico 2020” guidata da Maurizio Cinque, il candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Buonocore per soli 32 voti. La tensione a Vico Equense è alle stelle. Eusebio, nel suo ricorso, ha sollevato pesantissime ombre sulle elezioni. L’ex consigliere forzista intende ottenere l’annullamento della vittoria al fotofinish di Buonocore o in alternativa il riconteggio di tutte le schede elettorali. Non solo. Invocata al Tar anche l’immediata acquisizione di tutti i certificati medici che hanno portato al via libera per i voti domiciliari che al ballottaggio, rispetto al primo turno, sono praticamente triplicati passando da 31 a 85. Si tratta di una possibilità espressamente prevista dalla normativa a favore di elettori malati ed impossibilitati a recarsi alle urne a causa delle proprie patologie. In tal senso, a Vico Equense, ci fu un piccolo giallo. Alcuni elettori che avrebbero dovuto votare a casa non si fecero trovare nei propri domicili. O meglio: risultarono irreperibili quando presidente di seggio, vigili urbani e rappresentanti di lista raggiunsero gli appartamenti dove risiedono. Sull’intera querelle, compreso il ricorso al Tar dell’ex consigliere Eusebio, c’è l’occhio lungo dei carabinieri che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, stanno indagando a fondo sulla regolarità delle consultazioni.
In particolare, sotto la luce dei riflettori c’è l’inferno esploso nell’ufficio elettorale del Comune di Vico Equense lo scorso maggio nel giorno in cui vennero protocollate le liste, i simboli e i candidati. Inizialmente, a causa dell’insufficienza della documentazione, la commissione elettorale mandamentale di Sorrento escluse dalla competizione le tre liste a sostegno di Andrea Buonocore. Poi il Consiglio di Stato ribaltò parzialmente il verdetto ammettendo al voto soltanto la lista “VICOinvolgiAMO”, confermando la bocciatura per la lista del Pd e la civica Forza Vico (entrambe a sostegno di Buonocore). Buonocore, nonostante quei veleni, riuscì ad arrivare al ballottaggio e vincere per 32 voti su Maurizio Cinque, sostenuto da quattro civiche oltre all’apporto esterno di Giuseppe Russo, candidato sindaco out dal ballottaggio con le sue tre liste. Un’impresa politica quella del neo sindaco di Vico Equense che in ogni caso non teme alcun tipo di ripercussione sul ricorso al Tar della Campania: “Ho vinto regolarmente, nessuna ombra. Spiace che contro di me ci sia ancora accanimento”.
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