Il Sindaco Andrea Buonocore |
Vico Equense - Una lapide a ricordo dei 9 caduti (o dispersi) in terra di Russia. La cerimonia si è svolta - questa mattina - a Massaquano, per iniziativa della sezione locale della Lega Navale, con il patrocinio del Comune di Vico Equense, ufficio turismo. “Un’iniziativa per tener vivo il ricordo di chi si è sacrificato per la Patria”, ha detto il Sindaco Andrea Buonocore. Si tratta di nove militari, di cui i familiari non hanno un posto dove poter piangere. Il soldato Parlato, nativo di Massaquano, i cui fratelli sono ancora in vita. L’attempato fratello del soldato Di Martino di Moiano. Un altro militare, Vincenzo Di Martino, si trova a Filonovo in Russia nel cimitero militare alla tomba n° 52. Alla cerimonia ha preso parte oltre al Primo cittadino, il presidente della sezione locale della Lega Navale Giuseppe Vanacore, l’Amministrazione comunale, le scuole del territorio, autorità civili e militari. Dalla Russia non sarebbero mai più tornati 56.689 soldati italiani. Dei tanti morti in prigionia si hanno pochissime notizie. Sono morti di freddo, fame e malattia dopo la deportazione. Nei pressi della città di Kirov, ottocento chilometri a Nord di Mosca, è stata scoperta una gigantesca fossa comune che potrebbe contenere 15-20mila corpi di varie nazionalità. Tra questi, presumibilmente, anche vicani. Se per i caduti vi fu la certezza della morte, anche se orribile verità, per le famiglie vi fu l'oblio, i loro congiunti erano dispersi. Il presidente della sezione locale della Lega Navale, ha ritrovato, attraverso i risultati ottenuti da una ricerca, i familiari di quasi tutti i concittadini dispersi nella campagna di Russia. Dopo la celebrazione eucaristica, officiata da Monsignor Giuseppe Testa e dal parroco Don Salvatore Starace, alle 11, è stata deposta una corona di alloro e scoperta la lapide.
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1 commento:
È stata una bellissima commemorazione. I nostri antenati che tanto si sacrificarono per noi non vanno mai dimenticati; inoltre,per me che sono massaquanese, la posa della lapide proprio a Massaquano, costituisce per me e per molti miei compaesani motivo di grande orgoglio per una borgata che è tra le più belle del sud Italia
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