mercoledì 31 maggio 2017

Il grand food. L’arte mangiata. Percorsi di gastronomia artistica in Campania

Sorrento - La giornalista napoletana Elisabetta Donadono, esperta di informazione culturale e fondatrice di napolipost.com, giornale online delle buone notizie, che cura reportage nel settore dei beni culturali e della gastronomia, è stata ospite d’onore, col suo ultimo libro “Il grand food. L’arte mangiata. Percorsi di gastronomia artistica in Campania”, editore Homo Scrivens, il 25 maggio presso il Ristorante Acqu’e Sale al Porto di Sorrento della rassegna “L’Appetito vien leggendo”, curato dalla Libreria Tasso di Stefano Di Mauro e Angela Cacace. Location del talent televisivo Master Pizza e di tanti eventi artistico-culturali sotto la direzione artistica dell’esperta di cucina Anna Maione, Acqu’e Sale è la “creatura” di Antonino Esposito, lo chef pizzaiolo sorrentino più famoso d’Italia, che, ha voluto creare, in una scenografia di bellezza architettonica impareggiabile, firmata dall’architetto Marcello Panza, con le maioliche di Vietri a donare all’ambiente un pieno di luce: “un ristorante che fosse un viaggio sensoriale, dove passato e futuro s'incontrano, l’antica arte del forno a legna si fonde con la sperimentazione ai fornelli. Due modi differenti di intendere la gastronomia che si sciolgono in un lungo abbraccio”. “Non poteva dunque esserci teatro più adatto per la presentazione sorrentina del libro della Donadono, che è la bandiera della passione per il gusto e la bellezza”, commenta Carlo Alfaro, medico e operatore culturale, che ha fortemente voluto questo evento, presentato da lui a fianco del grande giornalista sorrentino Luigi D’Alise, che commenta: “Lo scrittore Maurizio De Giovanni, che firma la prefazione de ‘Il Grand Food’, lo definisce ‘piccolo straordinario libro, passaporto per un viaggio indimenticabile’.
 
La pubblicazione propone infatti un tour in quaranta luoghi: quaranta ricette e quaranta percorsi di gastronomia artistica in Campania, alla scoperta del Dna archeologico, artistico e monumentale della regione. Da Cuma al Cilento, dal cuore di Napoli all’entroterra casertano, beneventano, avellinese e sino al mare delle due costiere, il libro conduce alle oasi culinarie già suggerite da Apicio o Ippolito Cavalcanti, per godere di profumi e sapori: dal sartù di riso alle cipolle ripiene, dal sale al pane, dall’olio extravergine di oliva al vino, in una ‘caccia’ ai grandi luoghi e ai grandi cibi”. Aggiunge Elisabetta Donadono, commossa dall’accoglienza del pubblico sorrentino, che già la festeggiò col suo primo lavoro, “Scrigni ritrovati”: “La bellezza di un territorio passa per la bontà dei suoi frutti, attraverso il suo pane, l’olio, il vino, le ricette, intimamente collegate alla natura, alla storia, all’architettura in cui vengono prodotti. Io ho inteso proporre un itinerario intriso di cultura e gusto, per riscoprire gioielli culinari della nostra tradizione all’interno dei luoghi che li hanno tenuti a battesimo”. Donadono ha scritto una sorta di vademecum di “gastronomia artistica”, che si snoda attraverso un tour in tutta la Campania guidato da un “viaggiatore speciale”, avido di curiosità e notizie, che si rivela soltanto alla fine del libro. Le ricette sono legate al posto specifico, o ricavate da un’associazione di emozioni. Un fatto storico può richiamare un determinato piatto, così come il colore del marmo può ricordare un ingrediente, una forma architettonica un cibo. Commenta la consigliera comunale Desiree Ioviero: “La ricchezza naturalistica dei nostri territori e la bellezza mozzafiato delle sue opere artistiche si sposano con una tradizione di eccellenze eno-gastronomiche che, come ben ricorda il libro, hanno fatto guadagnare alla Campania e alla Penisola sorrentina in particolare già dalla fine del Settecento un posto importante nell’ambito dello storico Grand Tour europeo”. “A Napoli come in tutta la Campania- aggiunge Lisa Foglia, del collettivo A.A.A., Arte Artigianato Ambiente- cibo e arte sono strettamente interconnessi, nel segno comune della bellezza e della autenticità”. Valore perfettamente condiviso dalle sorelle Cetani, le famose pittrici santanellesi, Paola e Maria Rosella, che dicono: “Anche attraverso la cucina, esprimiamo la nostra ricerca estetica, perché un piatto lo gusti innanzitutto con gli occhi”. L’affascinante percorso del libro, alla scoperta della storia dei luoghi della Campania e delle pietanze tipiche loro associate, ha trovato il plauso di due professioniste della nutrizione che sono intervenute all’evento, Patrizia Zuliani, che ha sottolineato come la coniugazione tra i percorsi della cucina e quelli dell’arte e della bellezza paesaggistica sia inscritta nel DNA della cultura “mediterranea”, molto più che una semplice dieta, ma vero e proprio stile di vita, e Rossella Gargiulo, che si è soffermata sulla coltura della varietà italiana di noce più pregiata in assoluto, la noce di Sorrento, originaria della Penisola Sorrentina, ma la cui coltivazione purtroppo nel corso degli ultimi decenni si è andata sempre più spostando dalla culla di origine della costiera sorrentina al resto della Campania. Con le noci di Sorrento immature, macerate in alcool, si prepara il famoso Nocino, liquore scuro, dolcemente aromatico e digestivo, del quale la Donadono parla in una poetica pagina del testo, letta in sala da Teresa Corcione. E’ intervenuto all’evento anche Mario Persico dell’Antico Casale Colli di San Pietro, un agriturismo situato in Via Cermenna a Piano di Sorrento, nella collina dei “Cuonti”, che ha raccontato: “Facciamo propri i valori promulgati nel testo della Donadono: dal dicembre 2013 l’Antico Casale sposa la filosofia dell’associazione Slow Food, che ha inserito la nostra azienda nella “Guida agli Oli Extravergini d’Italia 2015” per l’eccellenza del prodotto, e partecipa attivamente all’iniziativa del Mercato della Terra, per rinforzare il messaggio che buon cibo, aria pura e paesaggi incontaminati sono i punti di forza di un territorio nel quale l’arte nasce e si specchia nella natura”. “Anche il mio negozio Mezzo Kiló di Aromi di Sorrento, in Via Fuoro- aggiunge Pina Gambardella- sposa la filosofia del libro, ‘arte e sapori’: i miei anticamente vendevano prodotti dell’orto appena raccolti, io raccolgo e offro erbe, aromi, infusi, frutta secca, saponi, confetti, ceramiche e articoli e decori per la casa, qualunque cosa racchiuda in sé le tradizioni e i sapori di Sorrento e della Campania”. Tanti gli ospiti illustri del mondo della cultura e dell’arte della Penisola sorrentina intervenuti alla presentazione, compresi i rappresentanti della stampa: Salvatore Esposito di Corso Italia News, Gigi Maresca di Eduardo Tv, Lina e Michele De Angelis di Mda Set Comunications, Simona De La Feld di Dirotta su Massa, Marianna Arcuro e Tonino Ruggiero dello staff del gruppo facebook “Eventi Doc” che segue gli eventi culturali organizzati dal dottor Carlo Alfaro.

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