Santissima Trinità e Paradiso |
Vico Equense - Nel maggio del 2017 l'amministrazione comunale aveva deciso di concedere alla fondazione ISEI (istituto delle scienze enogastronomiche italiane) alcune aule della Santissima Trinità e Paradiso con l'obiettivo di avviare corsi di formazione universitaria a distanza con la facoltà di scienze gastronomiche di Parma: un indirizzo politico che rappresentava una grande opportunità di lustro per la nostra città, propedeutica anche al raggiungimento dell'ambito riconoscimento UNESCO per Vico Equense di "Città del gusto". “Dopo molteplici incontri – spiega il movimento civico VICOinvolgiAMO - con la fondazione e la visita all'istituto del professor Gabriele Costantino, direttore della facoltà di scienze degli alimenti dell'università emiliana, tutto sembrava procedere per il verso giusto fino a che un anonimo ha inviato una lettera alla stessa "suggerendo con parole intimidatorie" di evitare qualunque attività a Vico nello storico plesso. In seguito a questa lettera anonima di minaccia, è arrivata la richiesta di revoca della delibera di giunta alla quale l'amministrazione si trova costretta a dare seguito. Un' occasione – aggiunge VICOinvolgiAMO - persa per la nostra città con relativo danno di immagine per colpa di qualche individuo forse mosso da interessi personali sulla s.s. trinità o semplicemente dal non far raggiungere questo obiettivo all'amministrazione. Ci teniamo – conclude il gruppo civico di maggioranza - a far sapere pertanto ai nostri concittadini che il danno non va valuto nei confronti dell'amministrazione bensì come tale resta all'intera collettività!” La riprova di una lettera anonima arriva ancora dall’Avvocato Natale Ferrara, presidente della Fondazione “Istituto delle Scienze Enogastronomiche Italiane” (ISEI).
“Purtroppo, - dice Ferrara - a seguito di eventi sopravvenuti e indipendenti dalla volontà della Fondazione ISEI, e del sottoscritto, in particolare a seguito di una lettera anonima inviata direttamente alla persona del Direttore del Corso di Laurea in Scienze gastronomiche dell’Università di Parma, professor Costantino, nella quale lo si invitava a desistere dal realizzare il citato progetto per non andare incontro a conseguenze non prevedibili, la convenzione non veniva più formalizzata. Contestualmente – continua Ferrara - venivano pubblicati su giornali locali una serie di articoli finalizzati a destabilizzare, a intimorire e distruggere senza motivo l’iniziativa, indirettamente e non tanto velatamente screditando la persona del sottoscritto, della Fondazione ISEI e dei suoi collaboratori; Quindi, anche a ragion veduta, l’Università si è tirata indietro, ha preferito non proseguire in un progetto che già presentava delle difficoltà, ma che avrebbe potuto superare se avesse trovato un contesto ambientale diverso. Invece, questi eventi esterni, pur non essendo stati i soli, hanno, comunque, contribuito al fallimento del progetto, poiché hanno offerto all’Università di Parma, senza dubbio, un valido motivo per desistere dall’intraprendere l’iniziativa”, conclude l’Avvocato Ferrara.
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