Vico Equense - Agorà, in edicola questa settimana, fotografa in maniera molto chiara ciò che sta accadendo e accadrà nel panorama politico vicano. Succede che il Consiglio comunale non si riunisce dallo scorso 29 dicembre. Sono trascorsi quattro mesi. Eppure gli argomenti di cui discutere non mancano: gestione del monte Faito, rifiuti, tanto per citarne qualcuno. L’assemblea cittadina comunque entro fine mese dovrà riunirsi senz'altro e approvare il bilancio di previsione: un atto dovuto. Intanto, il fronte alternativo all’Amministrazione comunale sembra essersi smarrito. I gruppi appaiono inerti, sia sul piano politico che su quello delle prossime elezioni, in programma per l’autunno. Si è scelto di aspettare, “è ancora presto…” e poi non si conoscono le mosse di Gennaro Cinque. Più che una strategia, somiglia a un autoaffondamento. In ogni caso in politica tutto è possibile, anche che l’attuale Consigliere regionale dell’Udc riferisca le sue intenzioni pubblicamente, e con largo anticipo. A memoria d’uomo non si rammenta che l’evento sia mai avvenuto, ma nella vita non si può mai dire mai, tutto si può rovesciare, anche ciò che diceva un vecchio politico democristiano, che di trame se n’è intendeva: "Se Gennaro dice che vuole andare ad Arola, andrà alla Marina di Vico, se viceversa, dice che vuole andare alla Marina di Vico, lo troveremo ad Arola." L’ipotesi più probabile, fatta da Agorà, “è che Gennaro Cinque, che non ha ancora confessato a sé stesso cosa vuole fare, segua la strategia di sempre: quella della confusione, per poi calare la scelta che ha preso all'ultimo minuto utile, quando dire di no a chi ha più voti di tutti, è complicato e pericoloso…” Forse, per chi vuole essere alternativo all’attuale amministrazione, c’è solo un modo: fare una battaglia politica a viso aperto e con largo anticipo, evitando pasticci. Ma questa visione richiede condizioni che nel panorama politico cittadino, ad oggi, scarseggiano.
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