Pompei - Ieri sera la scrittrice Filomena Baratto ha presentato a Pompei il suo nuovo romanzo “Il ragazzo venuto dal mare” edito da LFA Publisher. A moderare l’evento, che si è tenuto presso l’associazione culturale Pompei Lab, il giornalista Filippo Angora. “Il ritrovo perfetto – il commento dell’autrice - per chi ama ascoltare e chi raccontare storie. Aria familiare, partecipazione attiva, ambiente caloroso e non da meno un pubblico motivato e interessato.” Una storia d’integrazione e di amicizia. A questi aspetti se ne collegano altri: il rapporto tra padre e figlio, i giovani, la delinquenza, il mondo della droga, il bisogno di affermarsi come persona. “Scrivere questo romanzo non è stato facile, - ha sottolineato Filomena Baratto - la sua complessità ha reso necessario conoscere a fondo i fatti e i risvolti.” Il libro inizia con un fatto di cronaca che fa da sfondo a tutta la vicenda. In un paese del sud Italia, Sauro Marra, proprietario terriero, un giorno trova nel suo terreno un ragazzo di colore. Disorientato e incapace di mandarlo via, se lo ritrova nei campi a raccogliere le olive. Dopo una settimana che Tim, questo il nome del ragazzo, è alla masseria, comincia tra loro un timido rapporto pur tra dubbi e incertezze. E proprio allora gli agenti fanno irruzione nel podere per portarlo via: in una fabbrica di mattoni, poco distante da lì, sono state ammazzate quattro ragazze ed è implicato suo fratello Isman.
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